Great Place to Work Institute è una società internazionale di ricerca e consulenza manageriale che ha base negli Stati Uniti e uffici affiliati in tutto il mondo. Il suo compito è di monitorare la qualità dei luoghi di lavoro. Come si può capire dal loro sito web, ad essere segnalate sono ad esempio le aziende che hanno creato ambienti da manuale (solo in teoria) ma hanno fatto un buco nell’acqua, accanto a società che stavano chiudendo i battenti ma sono invece riuscite, quasi miracolosamente, a restare sul mercato e a battere la concorrenza puntando sulla qualità dei luoghi di lavoro che avevano costruito. Sembra che la costruzione di un ambiente confortevole (e quindi produttivo) si ottenga prima di tutto modificando le correlazioni fra i lavoratori e rivedendo la normale considerazione delle prestazioni professionali. Non più solo lavoro a fronte di una retribuzione, ma di più, molto di più.
Great Place to Work si basa sui risultati di più di 20 anni di ricerca, da cui viene fuori che la fiducia fra i responsabili e gli impiegati è la caratteristica primaria di un buon posto di lavoro. L’istituto offre inoltre, forte della sua esperienza sul campo, servizi e strumenti per aiutare le aziende a sviluppare la fiducia e trasformarsi in organizzazioni più efficaci. Il loro motto è semplice e diretto: “Un Great Place to Work per funzionare deve essere un luogo in cui vi fidate della gente con cui collaborate , e in cui mostrate piacere e orgoglio per ciò che state facendo”. Fin qui, gran belle parole, ma come si realizza? La fiducia, perno di tutto il sistema, viene analizzata lungo tre dimensioni principali: fiducia del lavoratore nel proprio manager, e viceversa; fiducia del lavoratore nei propri colleghi; fiducia del lavoratore nella bontà e nel significato di ciò che l’azienda lo chiama a fare tutti i giorni, cioè orgoglio di fare il proprio lavoro, quale che sia.
Concludendo -con estrema attinenza ai valori della social responsibility– quello che occorre ad un’azienda, ma più in generale al sistema economico-imprenditoriale così come si è evoluto nella storia fino ai nostri giorni, è una nuova etica del lavoro, un’etica che vede il servizio ai dipendenti come parte integrante delle stesse finalità dell’istituzione. Che non esplica effetti solo all’interno dell’impresa in cui è perseguita ma può avere conseguenze positive ben più ampie, sull’intera collettività . Come dire: cominciare a creare ambienti di lavoro migliori per costruire una società migliore.
L’indagine di GPW ci racconta ogni anno le “Aziende Eccellenti” dando la parola a chi in azienda ci sta veramente: i lavoratori. E a quanto pare ci sono posti in Europa dove lavorare è bello. Quest’anno l’indagine ha coinvolto, nel vecchio continente, circa un migliaio di imprese e oltre 210 mila dipendenti. Partiamo proprio dai risultati del Bel Paese: in Italia al primo posto si colloca un’azienda simbolo nel mondo dell’Italian style, la Maserati, che batte companies statunitensi e multinazionali ben piu’ grandi e potenti come Fedex (logistica) Johnson&Johnson (largo consumo), e Cisco Systems. In casa Maserati esiste un programma che punta a incentivare i dipendenti a trovare soluzioni ai problemi che possono sorgere nella fase di assemblaggio. Ad ogni problema segnalato e soluzione proposta viene assegnato un punteggio, alla fine un comitato democraticamente decide se assegnare il punto e soprattutto come premiarlo. In Europa, non tutti gli stati hanno premiato un’azienda nostrana e infatti in Belgio, Francia, Germania eleggono la statunitense Microsoft come azienda dell’anno.
In Finlandia invece -la terra di Nokia, per intenderci- il best place to work e’ risultato un’azienda dolciaria, la Cloetta Fazer, dove per essere piu’ vicini all’esigenze dei dipendenti hanno addirittura creato la figura dell’“esperto per il miglioramento”. Come a dire che le vie che portano alla conquista della fedeltà del dipendente non passano per forza attraverso il portafoglio e che certe volte la cosa più importante diventa ascoltare. Premi speciali sono stati assegnati ad aziende che si sono distinte sui temi della formazione, della diversità e delle pari opportunità: sempre in Finlandia lo studio legale Hannes Snellman utilizza il 7% dei salari dei dipendenti per la formazione, inoltre i dipendenti usufruiscono di pasti e corse taxi gratis se lavorano dopo le 7 di sera. In Irlanda Intel è stata premiata come esempio eccellente in tema di diversità e apertura mentale mentre in Germania l’industria di ricerca farmaceutica Shering punta molto sulla promozione delle pari opportunità promuovendo programmi di orientamento professionale per giovani scienziate.

Riferimenti:
www.greatplacetowork.com

www.greatplacetowork.it