sui miei passiPassato e presente, patrimonio storico e contemporaneità dialogano spesso a fatica e con difficoltà trovano un equilibrio che permetta la valorizzazione e comprensione di entrambi, soprattutto in una nazione come l’Italia dove il patrimonio storico-artistico permea il vissuto quotidiano delle persone e presenta stratificazioni così profonde nel tessuto urbano delle nostre città. Spesso si finisce per dimenticare di come il presente affondi le proprie radici nel passato e di come quest’ultimo abbia generato processi di transizione che hanno dato vita alla contemporaneità, di come entrambi, insieme, costituiscano la  nostra società e la nostra cultura.
Da questa constatazione nasce il progetto Castelfranco Veneto città d’arte. Contemporanea, quest’anno alla seconda edizione da dicembre 2009 a luglio 2010 con il titolo transizionitransitions, ideato dall’associazione culturale startup con il sostegno del Comune e della Regione in contemporanea con le celebrazioni per il V centenario della morte di Giorgione. La città, conosciuta soprattutto grazie al nome del grande pittore, vuole offrire attraverso un ambizioso intervento di arte pubblica, una lettura inedita del proprio patrimonio storico e architettonico secondo i linguaggi della contemporaneità.
Sotto il coordinamento curatoriale di Elena Forin l’edizione di quest’anno sarà focalizzata sul tema dell’interazione tra architetto e artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio, ma in diversi campi d’azione. Punto di partenza sarà un tema comune, la porta della città, storica e contemporanea, e i tre giovani artisti selezionati, Valerio Bevilacqua, Francesco Candeloro e David Rickard, concentreranno i propri interventi sulle tre porte storiche della città  in una scansione temporale di tre fasi successive – dicembre 2009, marzo e luglio 2010 – con lo scopo di ridare una nuova identità a luoghi che per secoli sono stati teatro della vita cittadina, ma che con lo sviluppo urbanistico sono divenuti semplici passaggi da un “dentro” a un “fuori”.
È proprio sul concetto di “città contemporanea” e sull’analisi storico-urbanistica del suo tessuto che si basa la parte d’intervento che riguarda la figura dell’architetto. Stimolati dall’osservazione del processo creativo/produttivo degli artisti, gli architetti membri dell’associazione startup saranno chiamati ad intervenire sugli accessi della città contemporanea con l’obiettivo di suggerire al cittadino un nuovo modo di guardare al proprio territorio e alle sue potenzialità, riflettendo sul concetto di porta come spazio di unione e connessione tra le differenti identità sociali, culturali ed architettoniche del centro e della periferia. Le proposte verranno poi presentate alla cittadinanza attraverso una strategia comunicativa diretta soprattutto agli abitanti delle aree interessate per dare un ruolo protagonista a zone marginali o caratterizzate da forti tensioni sociali.
La prima tappa della manifestazione verrà inaugurata dall’artista vicentino Valerio Bevilacqua con la sua opera intitolata …sui miei passi, che sabato 5 dicembre alle ore 12 lancerà transizionitransitions. Concepita come una sorta di tunnel in cui una superficie specchiante e interventi pittorici si alternano nella costruzione di due grandi topografie che rappresentano il Polo Nord e il Polo Sud, l’installazione posta alla base della torre civica, diventerà simbolicamente una bussola per trovare le coordinate del proprio posizionamento nel mondo e di una lettura anche del sé che possa prevedere anche punti di straniamento differenti da quelli cui si è abituati.

Foto di Lorenzo Ceretta