Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Ad osservarli dall’esterno, i partecipanti al workshop della X Borsa del turismo culturale, si aveva la percezione netta delle opportunità offerte dall’incontro in tempo reale della domanda e dell’offerta turistica: i tour operators internazionali sedevano al loro tavolo, in attesa di conoscere il prossimo interlocutore – un’attesa, in realtà, breve poiché per ognuno di loro gli appuntamenti erano piuttosto ravvicinati – , vale a dire il rappresentante o il gestore di una struttura ricettiva o culturale, che si avvicinava per informare sulle proprie attività e stabilire una possibile rete di contatti.
Biglietti da visita, dèpliants, opuscoli, dvd circolavano a grande velocità da un tavolo all’altro, dalla Germania alla Francia, alla Slovacchia, alla Russia. Una importante opportunità per lo sviluppo del turismo che nel nostro Paese ha subito, in particolare nel 2008 e all’inizio del 2009, una diminuzione delle presenze e della spesa media.
Ed anche un’occasione per interloquire con i tour operators stranieri, nel tentativo di capire quale sia l’immagine che il Belpaese proietta di sé e quali le aspettative e le richieste del turista potenziale. Se dalla Germania arrivano voci poco rassicuranti sul futuro dell’Italia quale destinazione turistica di massa, i nuovi mercati sembrano essere quelli dei Paesi dell’est, a partire dalla Russia. L’Italia, infatti, viene considerata una sorta di paradiso terrestre, uno dei pochi luoghi della terra dove è possibile trascorrere un periodo di vacanza dedicandosi ad una moltitudine di attività diversificate: dalla scoperta delle città d’arte alla villeggiatura al mare, in montagna, nonché nel verde lussureggiante della campagna, alla ricerca di sapori nuovi e caratteristici, di musica e di arte.
Un mercato quanto mai aperto, considerato che i turisti russi desiderano visitare l’Italia e tornare alla scoperta di luoghi ogni volta nuovi e seducenti. Al contrario dei tedeschi i quali, tradizionalmente amanti del Belpaese, negli ultimi anni si sono indirizzati verso altre mete: la Turchia, la Slovenia, la Grecia. Costi troppo elevati, rapporto qualità prezzo non soddisfacente, desiderio di scoprire nuove destinazioni, queste, in sintesi, le motivazioni che hanno spinto i turisti tedeschi a prediligere altri Paesi per le loro vacanze. Ma gli itinerari turistici più strettamente culturali verso l’Italia continuano a tenere, come hanno comunicato alcuni tour operators tedeschi specializzati nell’offrire proposte di pacchetti vacanza comprensivi di ingressi a mostre, di serate a teatro o di itinerari sulle orme di grandi personaggi della storia e dell’arte italiana. Si tratta, naturalmente, di proposte esclusive riservate ad una minoranza di turisti che si avvicinano all’Italia – o la riscoprono – per godere della sua arte, della sua storia, della sua cultura.
Il turismo culturale, infatti, pare non aver risentito troppo della crisi, anche considerato che di norma i turisti che scelgono soggiorni di questo tipo appartengono a quella fascia di popolazione medio alta che è stata interessata soltanto in modo marginale dalla delicata congiuntura economica. Il turismo culturale, pertanto, si configura ancora una volta come un’opportunità di crescita – anche economica – per il territorio, perfino in tempo di crisi. Accanto alla conoscenza delle località più note, infatti, il turismo culturale consente di entrare in contatto con realtà diversificate che mostrano luoghi , cultura e stili di vita strettamente legati ai territori, alla loro storia e tradizione contribuendo a diffondere un’idea dell’Italia meno stereotipata e più rispettosa delle diversità culturali che sono caratteristica e vanto del nostro Paese.
Va inoltre sottolineato che lo sviluppo del turismo culturale consentirebbe di rimuovere molte problematiche connesse alla diffusione del turismo di massa e di proporre una alternativa più sostenibile sia per il territorio che per le comunità locali. Il Veneto sta procedendo in questa direzione, promuovendo accanto alle grandi mete turistiche anche le località meno note e creando, in particolare, un forte legame tra Venezia – città d’arte – e la provincia – meta di villeggiatura balneare – L’auspicio è che le strategie e le operazioni di marketing poste in essere dalle istituzioni pubbliche siano sostenute e accompagnate da politiche culturali vigorose, a favore delle comunità locali il cui ruolo è centrale nello sviluppo dell’offerta turistico-culturale.