icomSi terranno lunedì 15 febbraio a Torino le elezioni 2010-2012 per il rinnovo degli organi ICOM Italia (International Council of Museums), fondato nei primi anni Settanta da Franco Russoli e da un gruppo di direttori e funzionari di musei italiani che si occupa delle problematiche connesse allo sviluppo e alla difesa della professione museale.
L’Icom, che ha sede a Parigi, è il più importante organismo non governativo dei musei del mondo e raccoglie più di 17 mila istituzioni e professionisti museali presenti in 150 paesi dei cinque continenti.
Grande fermento, quindi, per la scelta del nuovo Presidente di Icom Italia, che vede a confronto i due candidati Alberto Garlandini e Mario Bucolo.

Alberto Garlandini, ha 57 anni, è sposato con un figlio di 27 anni.
Vive a Milano ed è Direttore Generale Vicario Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Vice Presidente di ICOM Italia, membro del Board di ICR – International Committee for Regional Museums di ICOM.
Nel 2007 è stato nominato come esperto nella Commissione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la definizione dei livelli minimi di qualità della valorizzazione dei beni culturali e nel 2009 nella Commissione Nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero del Ministero per gli Affari Esteri. Ha alla spalle più di 150 pubblicazioni, tra saggi critici, libri e articoli che ne fanno uno dei massimi esperti del settore.

Il suo programma è centrato sulla continuità con le linee programmatiche del Presidente in uscita Daniele Lupo Jallà in cui spiccano come parole chiave “cooperazione e sussidiarietà”, indispensabili per la corretta gestione del patrimonio museale del territorio italiano.
Le relazioni con il territorio e il miglioramento della qualità della documentazione creata dai musei si riallacciano al mondo della tecnologia e della rete, luogo di scambio internazionale e di progetti interdisciplinari che vanno ad arricchire chi lo abita.
Ma anche nuovi rapporti tra musei ed università, e una maggiore partecipazione con le associazioni museali con i quali ICOM condivide un patrimonio comune di valori.

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A confrontarsi con Alberto Garlandini sarà Mario Bucolo, 42 anni, editore, fotografo, consulente esperto in visibilità, marketing, comunicazione, PR, Social Media, tecnologie multimediali e ricerche di mercato, docente di Etnomedia, Multimedia e Comunicazione in master e corsi privati ed universitari, ha alle spalle oltre 26 anni di esperienza, diciotto di studio ed esperienza dedicati e maturati nel settore museale e culturale.

Tra gli impegni più recenti figurano la progettazione e la direzione lavori della rete museale virtuale, museo diffuso, della Provincia Regionale di Catania (Progetto POR) che ha collegato 50 strutture culturali presenti sul territorio attraverso la collocazione di 100 kiosk multimediali interattivi. Nell’agosto 2008 è uscita la seconda edizione del bestseller, pubblicato in 52 paesi, “Museum Marketing and Strategy” scritto da Philip, Neil e Wendy Kotler, per il quale è stato richiesto il suo contributo, in qualità di “guest author” per i temi relativi a “Museums and E-Communication”. Vive tra Catania e New York e si presenta con un programma “di rottura” come lui stesso ha definito, che mira ad una politica alternativa e dinamica, data anche dalla sua giovane età.
Un programma che punta sul fare, sui giovani, sulla difesa e la promozione dei musei ma soprattutto sulla concretezza delle azioni: “è come reimpaginare un libro, passando da un carattere tipografico in stile medievale ad un font ed un design moderno, accattivante”, ha affermato.
A questo proposito, e per rendere effettivamente condivisibile la sua idea di ICOM Italia, Bucolo ha anche creato un blog dove, oltre ad interventi ed aggiornamenti, possono essere rivolte domande e chiarimenti sulla propria linea politica e di programma.

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