buoni vacanza

I Buoni Vacanza, ossia la possibilità di ottenere un contributo economico per accedere ai servizi del turismo e del tempo libero, sono apparsi per la prima volta in Svizzera nel 1939. La Francia ha tentano di adottarli nel 1973, ma a causa di un cambio di governo, tale strumento è divenuto effettivo solo a partire dal 1982, quando un francese su due restava in città anche durante i periodi di vacanza. Da allora il sistema degli Chèque-Vacances ha conosciuto un utilizzo crescente ed oggi sono circa 7 milioni le persone che in Francia acquistano servizi turistici con l’aiuto dei buoni, portando all’economia francese un fatturato aggiuntivo pari ad un miliardo e 400 milioni di euro l’anno.
Il sistema dei Buoni Vacanza è uno degli strumenti più noti e diffusi del Turismo Sociale che promuove l’accesso del maggior numero di persone alla vacanza senza distinzione di età, appartenenza culturale, disponibilità economica e capacità fisica, e si fonda sui valori della socializzazione, della crescita della persona e del rispetto dell’ambiente. Non esistendo una definizione ufficiale di Turismo Sociale si tende a fare riferimento a quanto affermato dalla Commissione Europea che in un rapporto dedicato a tale argomento del 1993 asserisce che il Turismo Sociale, “organizzato in alcuni paesi da associazioni, cooperative e sindacati, è destinato a rendere il viaggio realmente accessibile alla maggior parte degli individui, in particolare alle classi sociali più svantaggiate”.
Secondo i dati contenuti nel primo rapporto sul Turismo Sociale in Italia, presentato nel corso della IX Borsa del Turismo Sociale e Associato, nel 2008 gli italiani hanno consumato 1,4 milioni di viaggi organizzati dai circuiti dei CRAL aziendali, dai circoli del dopolavoro, dalle parrocchie e organizzazioni religiose, dalle scuole, dai circoli culturali e sportivi e dai comuni di residenza, generando un fatturato pari a un miliardo e tre milioni di euro. Nel nostro Paese i Buoni Vacanza fanno la loro prima apparizione nel 2001 con la Legge n.135 che prevede il finanziamento di tali buoni mediante il Fondo di Rotazione per il Prestito Turistico(1). Seguendo un iter legislativo abbastanza lungo, il Dipartimento del Turismo ha predisposto un Decreto attuativo della Finanziaria 2008 che ha dato concretezza al progetto. Grazie ad un contributo statale di 5 milioni di euro, dal 20 gennaio 2010 è possibile richiedere ed ottenere un Buono Vacanza anche in Italia. L’erogazione del servizio è stata affidata all’Associazione Buoni Vacanze Italia, un ente no-profit costituito da Fi.Tu.S. (Federazione Italiana di Turismo Sociale), Assoturismo, Confturismo e Federturismo. All’iniziativa partecipano anche l’istituto di Credito Intesa San Paolo per la gestione dei flussi finanziari e del prestito turistico, Accor Service s.r.l. per la stampa e l’emissione dei buoni, e l’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI) per promuovere il progetto nei Comuni.
I Buoni Vacanza, destinati in particolare alle famiglie a basso reddito, servono non solo a garantire il diritto al turismo ad un numero crescente di persone, ma anche a favorire uno sviluppo più armonico del turismo, ridistribuendo i flussi lungo tutti i mesi dell’anno, e ad attivare una politica favorevole al consumo turistico anche dal punto di vista fiscale, attraverso la detassazione degli incentivi. In termini quantitativi si stima un fatturato di 15 milioni di euro, corrispondenti a circa 30.000 utenti per il 2009, che dovrebbe raddoppiare nel 2010, raggiungendo i 30 milioni di fatturato per 60.000 utenti. I Buoni Vacanza, inoltre, puntano a diventare la principale modalità attraverso cui le Regioni, i Comuni, i Cral e le aziende potranno, in modo semplice ed efficace, veicolare benefici ed agevolazioni ai propri cittadini, associati e dipendenti. Per aiutare i potenziali beneficiari ad orientarsi nel mondo dei Buoni Vacanza, è stato predisposto un sito internet – www.buonivacanze.it – in cui si possono reperire tutte le informazioni utili per richiedere ed usufruire di tali contributi. Considerato il successo che tale strumento ha ottenuto in Paesi come la Francia, la Svizzera e l’Ungheria, l’auspicio è che anche in Italia i Buoni Vacanza, rafforzando il Turismo Sociale, possano dare un reale contributo allo sviluppo di tutto il settore turistico.

Note
(1) Il Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico, istituito presso il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, eroga prestiti turistici a tassi agevolati e favorisce il risparmio turistico delle famiglie e dei singoli con reddito al di sotto di un limite fissato ogni tre anni con decreto dello stesso dicastero. Le agevolazioni sono prioritariamente finalizzate al sostegno di pacchetti vacanza relativi al territorio nazionale e preferibilmente localizzati in periodi di bassa stagione, in modo da concretizzare strategie per destagionalizzare i flussi turistici. Hanno inoltre priorità nell’assegnazione delle agevolazioni le istanze relative a pacchetti di vacanza localizzati nell’ambito delle aree depresse.