Boltanski-PersonnesDopo Alselm Kiefer e Richard Serra, quest’anno è stato l’artista francese Christian Boltanski, con la sua installazione Personnes , l’artefice di Monumenta 2010 , la manifestazione con la quale ogni anno, dal 2007, il Ministero della Cultura francese invita  un artista riconosciuto internazionalmente a concepire un’opera site-specific per i 13.500 mq della navata del Grand Palais di Parigi. 
Personnes
, (gioco di parole che secondo la pronuncia francese può significare allo stesso tempo sia “persone” che “nessuno”), è un’interrogazione sul destino umano e sulla memoria. Nell’ampio spazio, freddo ed immerso nella penombra, un’enorme gru,  con gesto ripetitivo, prende da un’immensa montagna di stracci alcuni abiti, per poi lasciarli ricadere lentamente nel mucchio. Di fronte alla gru altri abiti, pesanti e dai colori scuri, posti ordinatamente ed orizzontalmente al suolo gli uni accanto agli altri,  formano tante “isole” percorribili attraverso dei corridoi lungo tutta l’estensione della navata. Di sottofondo  si percepisce un rumore simile a dei battiti di cuore. Perché sono presi quegli abiti e non altri? E’ la domanda che, metaforicamente,  Boltanski traduce visivamente in quest’opera, incentrata sul destino umano e sul ciclo della vita e della morte.
Dal forte impatto scenografico ed emotivo, la mostra va ricordata anche per la sua riuscita ed efficace organizzazione. Personnes, infatti, ha presentato un’interessante serie di iniziative e scelte organizzative volte ad un’ampia ed attiva partecipazione del pubblico.
In primo luogo,  la presenza negli spazi della mostra dei médiateurs culturels – mediatori culturali – disponibili ad introdurre l’esposizione e  a rispondere alle domande dei visitatori instaurando così  un dialogo informale con il pubblico,  partendo dalle sue conoscenze e dalle sue impressioni.
Il ricchissimo sito internet (in francese ed inglese), rappresenta inoltre una preziosa fonte di informazioni per chi volesse approfondire l’opera e il suo autore. Al suo interno, troviamo ad esempio un’interessante intervista all’artista riguardante le motivazioni e le fasi di realizzazione dell’opera, le riprese durante le fasi di installazione, un filmato che mostra le riunioni con l’artista ed i curatori: i video ci permettono quindi di avvicinarsi di più all’opera, di conoscerne anche le componenti  “pratiche” oltre che estetiche, quasi fossimo stati partecipi delle diverse fasi di allestimento. Sempre nel sito, una successione di slides su altre opere dell’autore (dagli anni ottanta alle opere più recenti) costituisce una sorta di catalogo in miniatura, che permette approfondire la produzione dell’artista e di contestualizzare Personnes all’interno della stessa.  Testi critici, tra cui uno della curatrice della mostra, Catherine Grenier, approfondiscono alcuni temi dell’esposizione e dell’opera di Boltanski.
Accanto ai mediatori culturali e al sito internet, strumento efficace per l’approfondimento della manifestazione e dell’opera in particolare, sono state le conferenze: ogni venerdì e sabato sera, tavole rotonde e dialogues nell’auditorium del Grand Palais, vedevano la partecipazione dell’artista e di altre personalità di spicco del mondo dell’arte e della cultura tra le quali, ad esempio, la curatrice della mostra, il  direttore del Centre Pompidou, il direttore del Whitney Musuem di New York, ma anche  giornalisti, scrittori e registi.
La creazione di una sinergia con il Mac-Val (Musée d’Art Contemporain du Val de Marne), a Vitry sur Seine, si è rivelata essere un’altra azione di rilievo per il successo dell’esposizione:  presso il Mac-Val si è infatti organizzata, parallelamente a Personnes, un’altra mostra di Boltanski,  Après (ogni domenica con delle navette gratuite era possibile spostarsi dal Grand Palais al Mac – Val): il biglietto di Monumenta permetteva di avere riduzioni anche al Musée d’art et d’Histoire du Judaïsme, all’Opéra Comique e alle adiacenti Galeries Nationales du Grand Palais, dove sono state organizzate altre mostre temporanee.
L’organizzazione di Monumenta 2010 ha quindi cercato di rendere più accessibile una mostra d’arte contemporanea dal tema complesso come Personnes, coinvolgendo, attraverso strumenti e mezzi diversificati, pubblici differenziati: il tutto in un modo molto semplice ma efficace: offrendo alle persone servizi ed informazioni, incuriosendole e accrescendo così la loro voglia di informazione.

Approfondimenti:
www.monumenta.com/2010