Con un semplice click del mouse è possibile fare un tour in 3D, all’interno della Cappella Sistina, attraverso un’esplorazione a tutto schermo che lascia davvero senza fiato.
Il sito http://www.vatican.va/various/cappelle/sistina_vr/index.html, online dal 18 marzo scorso, è stato pensato e creato da un team della Villanova University (Pennsylvania) che ha utilizzato per la realizzazione la celebre tecnologia “Flash”.
Diverse migliaia di fotografie digitali sono state scattate e poi “cucite insieme”, i colori corretti, e successivamente elaborati dai  membri dell’equipe, per creare un file 3D che presenti la Sistina in una proiezione tridimensionale e veritiera.
La visita virtuale della Cappella Sistina non può certamente competere con l’esperienza di trovarsi all’interno della stessa di persona, ma per osservare i dettagli degli affreschi è molto utile.
La qualità fotografica è elevatissima e potersi guardare attorno, a 360°, zoomando in modo molto dettagliato fino a ingrandire i particolari di tutte le innumerevoli opere d’arte alle pareti e sul soffitto, è un’esperienza decisamente emozionante.
Sebbene le sensazioni e le suggestioni che si provano dal contatto diretto con un’opera d’arte non sono replicabili utilizzando la rete internet, è pur vero che l’utilizzo del computer può arricchire e completare la visita diretta: grazie ai contenuti e alle informazioni aggiuntive, il sito permette di capire i messaggi che si celano dentro ogni capolavoro.
La Cappella Sistina, voluta da Papa Sisto IV della Rovere, da cui prende il nome, fu costruita da Giovannino de’ Dolci tra il 1475 ed il 1481 d.C.
La decorazione quattrocentesca delle pareti, realizzata da uno straordinario gruppo di pittori composto dal Perugino, il Botticelli, il Signorelli ed il Ghirlandaio comprende i finti tendaggi, le “Storie di Mosè e di Cristo” ed i ritratti dei Pontefici mentre Pier Matteo d’Amelia dipinse per l’inaugurazione sulla volta un cielo stellato.
L’esecuzione degli affreschi, almeno per quella che fu la composizione iniziale, fu portata a termine nel 1482 d.C. quando furono eseguite anche le opere in marmo relative alla transenna, alla cantoria, e allo stemma pontificio posto sopra la porta d’ingresso. La cappella fu consacrata al culto dell’Assunta il 15 agosto del 1483 d.C. dal Pontefice Sisto IV ma già il nipote, Papa Giulio II della Rovere, appena 25 anni più tardi decise di modificare le decorazioni affidando l’incarico a Michelangelo Buonarroti.
Michelangelo dipinse nove episodi tratti dal libro della Genesi organizzati, all’interno di un architettura fittizia, in gruppi tematici.
A completamento del tessuto pittorico della Cappella Sistina, Michelangelo rappresentò lungo i lati della volta figure di sibille e profeti seduti in trono, nelle vele, quelle che presumibilmente devono ritenersi gli antenati di Cristo, e nei quattro pennacchi angolari, alcuni episodi della salvazione del popolo d’Israele.
Su tutti questi capolavori, grazie al tour virtuale, si può ruotare e zoomare, soffermarsi sull’affresco che interessa fino a coglierne ogni dettaglio, sia architettonico che pittorico. Si parte dal centro della Cappella con vista dell’altare e della volta, si prosegue con il Giudizio Universale e si conclude con la vista della Parete d’ingresso. Ogni parte della cappella è corredata da informazioni artistiche e storiche e con rimandi multimediali a fonti diverse.
Le immagini sono incredibili, e non poteva che essere altrimenti, visto il soggetto, e grazie al tecnologia “Flash” l’intera sala può essere esplorata in tutti i suoi dettagli solo muovendosi con il mouse.
Goethe nel 1787 dichiarava che “Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile farsi un’idea apprezzabile di cosa un uomo sia in grado di ottenere”. Oggi quest’opera senza eguali nel mondo è ammirabile da tutti, anche online.