Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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La crisi globale sembra non aver risparmiato nessuno, sebbene alcuni settori abbiano risposto meglio di altri. Tra questi c’è sicuramente quello del lusso, che nonostante la flessione subita, permane tra gli ambiti più proficui e in maggior espansione. A dimostrarlo è la virata che molte case di moda hanno compiuto verso il settore degli alloggi di lusso. Per i cultori dello stile, per gli amanti delle ultime tendenze, ma anche per i viaggiatori che amano soggiornare in ambienti curati e ricercati, la nuova frontiera è infatti l’albergo col marchio dell’alta moda.
Molti sono gli stilisti che hanno inaugurato i loro hotel e resort: ultimo in ordine di tempo è Giorgio Armani che ha scelto come location il Burj Dubai, il grattacielo più alto del mondo, con un’operazione pubblicitaria di forte impatto.
Di certo non passa inosservata la strategia di marketing che c’è alle spalle: quale miglior vetrina per le grandi firme della moda, che hanno ormai tutte delle home collection, se non l’offerta di camere arredate per la loro clientela esclusiva? Se poi pensiamo che in molti di questi alberghi da sogno non mancano le boutique dove poter acquistare abiti, accessori e pezzi delle linee casa del marchio, è difficile credere che gli avventori resistano alla tentazione di portarsi a casa un souvenir della griffe. Il fenomeno, anticipato già dal lancio ormai assodato di tessuti per l’arredamento firmati, seguito a breve distanza dalla creazione di elementi per la tavola, lampade, cristalleria, mobili, rivestimenti, oggetti di design e persino automobili, dimostra come l’ambito della moda non sia più quello ristretto del vestiario e dell’accessorio, ma ambisca ad espandersi in nuovi settori che hotel e resort sembrano adatti a convogliare.
Il comune denominatore che caratterizza questi alberghi è l’estrema cura dei dettagli, studiati per creare uno stile inconfondibile, riconducibile a quello proprio del marchio. Il cliente, soggiornandovi, deve poter riconoscere nell’ambiente, nelle atmosfere, nell’arredamento e perfino nel servizio, la firma dello stilista. Basti pensare all’Hotel che Moschino ha realizzato a Milano, recuperando la stazione neoclassica di Viale Monte Grappa, dove il design delle 56 camere è ispirato al fil rouge del mondo delle fiabe, tanto caro anche alle creazioni Cheap&Chic.
La parola d’ordine è dunque rafforzare l’identità del brand intorno ad un ideale stile di vita, che consenta di proporsi su più mercati, diversificando investimenti e rischi e tentando l’aumento delle vendite. Si potrebbe addirittura verificare il caso in cui un settore secondario, come appunto quello dei soggiorni di lusso, faccia da traino a quello principale delle creazioni di moda. Non è affatto una previsione da escludere se pensiamo che molti degli alberghi in questione si stanno imponendo nelle maggiori città del mondo, frequentate dal jet-set internazionale. In questo modo si viene a realizzare una sorta di campagna pubblicitaria del marchio che produce di per sé profitti e che è inoltre in grado di rivolgersi ad una porzione mirata di pubblico, coincidente con la clientela ideale dei prodotti. Offrire ambienti in cui la casa di moda è rappresentata a 360° consente infatti di arrivare sia agli affezionati, i quali ameranno ritrovare nei loro viaggi lo stile proprio della griffe, sia a coloro che scelgono di soggiornare nell’hotel per le particolarità che offre e che probabilmente andranno poi a ricercare nelle creazioni di moda, divenendo a loro volta fedeli al marchio.
Dalla ricerca del Pangea Observatory, un network di agenzie specializzate in turismo, che ha intervistato professionisti del settore come tour operator e agenti di viaggio, emerge che i cosiddetti luxury travellers si spostano in media due volte all’anno (82%) per soggiorni di piacere della durata di circa quindici giorni, preferibilmente in coppia e in hotel esclusivi. La scelta di questo target di viaggiatori premia in primis la qualità dell’albergo e il valore aggiunto del prodotto offerto.
Non sorprende allora che il fenomeno sia in forte ascesa, proprio in considerazione del fatto che i consumatori più esigenti e facoltosi, sebbene le contingenze economiche non sempre consentano di sposare lo stile di vita proposto dagli stilisti, non sembrano disposti a rinunciare a vacanze di lusso in alberghi da sogno, ancor meglio se griffati.
Riferimenti:
Ricerca Aigo-Pangaea