Osannata o condannata, auspicata o temuta, Wikipedia ha comunque mutato il nostro approccio alla conoscenza. Multilingue, collaborativa, on-line e gratuita, con quasi 15 milioni di voci e 22 milioni di utenti registrati, questa enciclopedia virtuale si è affermata tra i dieci siti più visitati.
Andrew Lih ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione di questo sistema, essendo amministratore dell’edizione inglese e membro del comitato di programma delle conferenze annuali di Wikipedia Foundation. Nessuno meglio di lui poteva dunque scrivere un libro che raccontasse l’origine, l’evoluzione e l’affermazione di questo fenomeno.
“La rivoluzione di Wikipedia” ripercorre in nove capitoli non solo la storia, ma anche gli aspetti complessi che ruotano intorno all’enciclopedia virtuale per eccellenza. Partendo dal fenomeno wiki, alla fondazione di “Nupedia”, l’antenata di Wikipedia, si passa ad analizzare il sistema di lavoro che ne forma la struttura e le cinque regole su cui si basano tutte le linee di condotta afferenti ad essa. Questi pochi pilastri, che vale la pena ricordare, sono:
1.Wikipedia è un’enciclopedia
2.Wikipedia ha un punto di vista neutrale
3.Wikipedia è libera
4.Wikipedia ha un codice di condotta
5.Wikipedia non ha regole fisse
Ripercorrendo le fasi dell’internazionalizzazione di Wikipedia e la sua conversione al multilinguismo, il volume tratta le versioni disponibili in rete nei diversi idiomi, con tanto di dati aggiornati al novembre 2009, che testimoniano le dimensioni raggiunte da ciascuna.
Da quel momento la rivoluzione non si è più arrestata ma, come prevedibile, ha generato divisioni e polemiche. Nei primi tempi si assistito alla battaglia per l’inserimento o meno di pubblicità sul portale di Wikipedia, a suo tempo ancora con fini di lucro e parte delle iniziative commerciali della Bomis. La vasta diffusione ha poi comportato il dover fare i conti anche con il fenomeno del ‘trolling’, che consiste nel tirare in ballo determinati argomenti all’interno della comunità per suscitare reazioni e scompiglio. Proprio al fine di arginare questi fastidiosi inconvenienti, gli amministratori hanno dovuto ideare un sistema di bloccaggio dei troll di non facile gestione: molti disturbatori creano infatti utenze fantoccio attraverso cui superano l’interdizione dal sito. E’ questa una delle problematica di cui maggiormente soffre attualmente Wikipedia, insieme a problemi di coerenza e congruità fra le voci.
Ciò non toglie che questa invenzione abbia rappresentato una novità senza precedenti, rendendo possibile una raccolta partecipata di conoscenze, frutto di una collaborazione ampia e volontaria. A dimostrazione del successo riscontrato è il fatto, non da poco conto, che la Britannica, come tante altre enciclopedie cartacee, ha adottato il sistema di Wikipedia, aprendosi al contributo degli utenti. Molti poi sono stati i tentativi di emulazione: da Microsoft Encarta a Wikitorial. 
Sebbene però la crescita delle voci sia aumentata esponenzialmente dal 2001, oggi si registra, come prevedibile, uno stallo. L’indole di questa rivoluzionaria enciclopedia virtuale non consente tuttavia di riposare sugli allori, ma la proietta verso le nuove sfide della conoscenza.

La rivoluzione di Wikipedia
Andrew Lih
Codice Edizioni 25,00 euro
ISBN 978-887578151-4