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Sergio Maistrello, nel suo volume “Giornalismo e nuovi media” edito da Apogeo, illustra i cambiamenti che l’informazione e le professioni ad essa correlate hanno subito, alla luce dei nuovi ritrovati tecnologici.
Già dall’incipit del libro è chiaro quanto ormai i vecchi mezzi di comunicazione debbano confrontarsi e allearsi con i nuovi: pensiamo al potere che social network, quali Twitter o Facebook, e a quello che i blog possono avere nel diffondere informazioni su vasta scala e in tempi pressoché immediati: tutti hanno accesso ai contenuti e tutti possono produrre i contenuti che ritengono opportuni.
Questo straordinario potenziale è tutto racchiuso nella struttura del web, che per l’appunto è a rete, con un modello comunicativo di ‘molti a molti’ e con costi davvero contenuti rispetti ad altri media, ad eccezione ovviamente dei paesi in cui non vi è un regime democratico che lo consenta. Senza contare poi l’immediata possibilità che Internet consente nella rettifica di quel che viene pubblicato, oltre all’abbattimento non trascurabile delle barriere spaziali.
Maistrello procede poi ad illustrare i nuovi strumenti che la rete offre al giornalismo odierno: dai blog ai feed, dal podcasting al web casting, fino ai tanto diffusi social network e alla cosiddetta folksonomy, classificazione spontanea e collaborativa del materiale virtuale.
Affinché vi sia un corretto utilizzo di questi strumenti è tuttavia necessario conoscere come funziona Internet, compresi gli eventuali effetti collaterali che potrebbero emergere da un suo errato utilizzo. Tra questi l’amatorializzazione di massa, con la possibilità per chiunque, anche per i non professionisti del settore, di pubblicare notizie, come anche il rischio che la possibilità di filtraggio delle informazioni, riduca la visione degli utenti. Dato comunque significativo è che i fruitori di questo nuovo spazio hanno un responsabilità consistente che non era richiesta in altri contesti.
Tutto questo ha inevitabilmente condotto ad un ripensamento della società in quella che è stata ribattezzata ‘l’era digitale’.
“Giornalismo e nuovi media” giunge poi ad analizzare concretamente i mutamenti che questa professione ha subito ad opera delle nuove tecnologie, considerando le modalità con cui l’editoria sta tentando di inserirsi in tale rivoluzione mediatica, che ha reso il prodotto ‘informazione’ gratuito. Si sta affermando allora il modello cross-mediale, per cui i diversi strumenti si intersecano e collaborano, così come l’autore dimostra fornendo gli esempi del New York Times, del The Guardian, del Wall Street Journal, del Washingtn Post e del Daily Telegraph, per poi indagare il nostro contesto nazionale.
A conclusione dell’excursus vengono utilmente riportate esperienze pratiche di questa nuova era mediatica, che ha condotto necessariamente ad un ripensamento dell’informazione come anche, del resto, del mestiere di giornalista.
Giornalismo e nuovi media
L’informazione al tempo del citizen journalism
Sergio Maistrello
Apogeo 15,00 euro
ISBN 978-88-503-2949-6