Dietro le quinte del turismo di massa
Il libro di Jennie Dielemans si presenta come una riflessione sull’ “essenza e sulle conseguenze del turismo”. Avvertita la necessità di indagare le dinamiche di fondo del turismo di massa a seguito di un viaggio nelle Filippine nel 2004, l’autrice raccoglie nel volume le ombre di questo fenomeno. Se in una prima fase l’attenzione viene concentrata attorno alla nascita del turismo, il testo passa poi a illustrare gli sviluppi attuali del fenomeno in Vietnam, Thailandia, Repubblica Dominicana, Messico, Gran Canaria, fornendo racconti e fotografie di viaggi avvenuti dal 2005 al 2008, dipingendo situazioni, comportamenti e raccogliendo testimonianze dirette. La curiosa cronologia sulla storia del turismo proposta nelle prime pagine del libro, fa comprendere come alcuni secoli fa le motivazioni che spingevano ad intraprendere un viaggio fossero molto diverse da quelle attuali. Nel XVII secolo il viaggio era soprattutto il Grand Tour, un privilegio per pochi, un rito legato a motivi di istruzione che interessava soprattutto giovani nobili dell’Europa settentrionale. Nei secoli successivi, poi, le motivazioni divennero altre: se nel XVIII secolo si ricercavano giardini romantici per ricreare un viaggio dei sensi, tra il XVIII e il XIX secolo incrementava il numero di coloro che viaggiavano per motivi di salute verso destinazioni termali e infine tra il XVIII e il XIX secolo un numero crescente di medici suggeriva i poteri benefici dell’acqua di mare. L’evoluzione del fenomeno si presenta estremamente legata agli stili di vita, ai cambiamenti e alle percezioni della società nel corso dei secoli quali lo sviluppo di orari prefissati di lavoro nel corso dell’Ottocento e l’immagine di vacanza come meritata ricompensa, l’esperienza mistica della spiaggia e del mare secondo gli ideali romantici, l’invenzione della macchina a vapore che offriva la possibilità di trasporti di massa e più veloci, il welfare state etc…
Intrecciando riflessioni sulla storia e le origini del turismo a scatti dei suoi reportage, Jennie Dielemans presenta alcuni risvolti negativi generati dal turismo nei luoghi che ha visitato. Prendendo come esempio del modello di turismo di massa quello delle Isole Canarie e di tutta la Costa del Sol, evidenzia l’insostenibilità del “ciclo” dell’industria del turismo: ricerca di un luogo incontaminato, espansioni edilizie record per adattare il luogo alla crescita della domanda, consistenti guadagni per agenzie e albergatori. Tutto questo a fronte di un crescente inquinamento, della distruzione dell’ambiente locale e di un progressivo sfruttamento che porta i turisti a cercare una nuova meta, più originale e selvaggia della precedente.
Interessanti le “contraddizioni” del viaggiatore e l’ “equilibrio tra sicurezza e avventura” messe in luce dall’autrice: se da un lato ci si aspetta una vacanza unica, dall’altro essa riesce solo se si trova quello che ci si aspetta.
Se è ormai consolidato che viaggiare sia un “diritto indiscutibile” e sempre più spesso un indicatore dello status symbol, l’autrice prosegue mettendo in luce alcune peculiarità controverse. Una volta evidenziati i vantaggi dei pacchetti turistici sottolinea quanto questi in realtà vincolino in maniera standard le attività dei viaggiatori, inquadrandoli in quello che poi viene denominato “pacchetto mentale”. Viene inoltre fatto notare come l’industria del turismo sia nella maggior parte dei casi generatrice di un’economia che non vede protagonista la comunità locale, ma i turisti. In questo senso, il termine leakage sta ad indicare la proporzione dei guadagni dell’economia di una determinata località turistica che non contribuisce a sostenere le attività della comunità locale, ma che ritorna nei paesi d’origine dei turisti. L’analisi dell’autrice non tralascia neppure alcuni disastrosi impatti ambientali provocati dal turismo di massa. Al di là di alcune problematiche site specific che affliggono alcune località, l’attenzione viene focalizzata sull’inquinamento provocato dal traffico aereo che l’offerta di viaggi climate neutrality, tramite il pagamento di una somma di denaro da parte del turista per compensare i danni ambientali causati, potrebbe scongiurare.
La panoramica sulla situazione di alcune località turistiche e le questioni sollevate in ogni singola analisi, lasciano la conclusione del libro estremamente aperta e ricca di spunti di riflessione per il lettore.

Jennie Dielemans
Benvenuti in paradiso
Dietro le quinte del turismo di massa
Bruno Mondadori 18,00 €
ISBN 9788861594333