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E’ passato poco più di un mese dall’apertura al pubblico, il 24 settembre scorso, della mostra Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici, ma per la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze si può già parlare di successo. Certamente, il merito va primariamente ricondotto all’importante valenza culturale e scientifica dell’esposizione, la prima interamente e unicamente dedicata al pittore del ‘500, Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (1503-1572), reso celebre per i ritratti realizzati alla corte fiorentina di Cosimo I de’ Medici. Ma l’esperienza ci insegna che il “contenuto” della mostra e la sua importanza scientifica di per sé non bastano a spiegarne il successo, in termini di pubblico ma soprattutto in termini di ricadute culturali e sociali sul territorio e sui suoi abitanti; e in questo senso certamente il merito è in gran parte della Fondazione Palazzo Strozzi.
Istituita nel luglio del 2006, la Fondazione ha certamente rivoluzionato il panorama dell’offerta culturale e turistica della città di Firenze, contribuendo in un certo qual modo a “svecchiare” l’immagine “rinascimentale” della città, avvicinandosi ai cittadini, parlando con i giovani, facendo di Palazzo Strozzi una vera e propria piazza urbana, riconsegnandolo prima di tutto ai suoi legittimi proprietari, i Fiorentini appunto. Ecco perché la stessa Fondazione, per definire la propria attività, sottolineando l’approccio internazionale utilizzato per l’organizzazione di mostre e altri eventi culturali, utilizza il motto “pensare globale, agire locale”. Parole certamente abusate negli ultimi tempi, specie per descrivere le forme moderne di valorizzazione culturale di città e territori, ma che nel caso della Fondazione Palazzo Strozzi sintetizzano chiaramente quali siano il punto di partenza e gli obiettivi alla base delle attività che essa svolge a Firenze e nella relativa area metropolitana.
Come recita lo stesso statuto della Fondazione, essa persegue lo scopo di sostenere la promozione e la valorizzazione “dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, delle attività culturali e dello spettacolo, delle attività di formazione superiore e di ricerca scientifica, della organizzazione di mostre, eventi ed iniziative di tipo culturale, del sostegno alla domanda culturale dei residenti nell’area metropolitana, anche per favorirne la coesione sociale…”.
E’ dunque prima di tutto una missione sociale quella alla base dell’attività della Fondazione, di cui le mostre rappresentano soltanto la punta di diamante di una programmazione che anno dopo anno è diventata sempre più ricca e che non è mai stata fine a sé stessa: lo dimostrano le attività cosiddette collaterali alle esposizioni, a partire dai percorsi formativi e dai laboratori didattici rivolti a bambini e famiglie, oltre che a insegnanti e operatori culturali; per proseguire con altre manifestazioni artistiche che si tengono durante tutto l’anno e anche in concomitanza con le mostre, come i concerti e gli spettacoli nel cortile del palazzo o in altri spazi cittadini; e per concludere, senza tuttavia averli citati tutti per ovvie esigenze di sintesi, con i Passaporti per visitare Firenze, studiati e realizzati proprio per stimolare e promuovere la visita alla città e ai suoi dintorni, fornendo agevolazioni e sconti sugli ingressi a tutti coloro che abbiano visitato le mostre di Palazzo Strozzi. E che il mix di ingredienti sia quello giusto lo dimostra non solo il numero di visitatori (si pensi che solo nel 2009, in un anno definito di crisi, gli ingressi a Palazzo Strozzi sono stati circa un milione e 200 mila), ma è documentato anche dal numero di sostenitori della Fondazione: nel 2009 gli Amici di Palazzo Strozzi hanno raggiunto quasi le 300 unità, mentre i cosiddetti Amici online sono oltre i 2500.
Ma forse, l’aspetto più interessante riguarda ciò che la Fondazione è riuscita a svolgere per la promozione e la divulgazione dell’arte contemporanea a Firenze, in un luogo in cui storicamente essa difficilmente è riuscita ad attecchire, verosimilmente a causa del pesante “bagaglio” rappresentato dalla prestigiosa tradizione artistica cinquecentesca fiorentina e toscana. E’ così che nel 2007 nasce nei sotterranei risistemati del Palazzo il Centro per la Cultura Contemporanea Strozzina, presso il quale sono organizzate primariamente mostre, il più delle volte legate tematicamente a quelle che si svolgono al piano nobile del Palazzo. Come del resto sta accadendo in questo momento in cui, parallelamente alla mostra dedicata al Bronzino, il pittore celebre per la ritrattistica di corte, alla Strozzina, sino al 23 gennaio 2011, è possibile visitare la mostra Ritratti del potere. Volti e meccanismi dell’autorità: un’indagine attuale sul ritratto e la rappresentazione del potere attraverso gli occhi di alcuni artisti contemporanei.
Per questo impegno che da ormai quattro anni la Fondazione Palazzo Strozzi ripone nella programmazione di un’offerta culturale di qualità, variegata e innovativa, lo scorso 23 settembre la Regione Toscana ha firmato una convenzione con la stessa Fondazione con l’intento di erogarle un finanziamento di un milione e 200 mila euro per tre anni. Si tratta di un riconoscimento per il miglioramento qualitativo prodotto dalla Fondazione sull’offerta culturale e turistica cittadina e, più in generale, toscana, oltre che per l’esemplarità del modello societario proposto, frutto di un’efficace combinazione di risorse finanziarie pubbliche e private. La Fondazione Palazzo Strozzi dovrà, da parte sua, continuare il percorso di miglioramento sociale già intrapreso, incentivando l’uso dei trasporti pubblici per raggiungere il Palazzo; sostenendo le iniziative per le famiglie, i giovani e gli studenti, e quelle di formazione rivolte agli insegnanti e agli operatori del settore; promuovendo, infine, un’offerta culturale integrata che possa avere ricadute positive su tutta l’area metropolitana.
Approfondimenti:
Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze