Le forme elementari della vita elettronica

Il nuovo impero della connessione rappresenta la fine definitiva, l’abbandono di ogni autentico tentativo di esserci oppure, al contrario, un’inedita possibilità? Connettersi è un tentativo di esserci o di sparire per sempre?
L’autore di Gioia Tragica, Vincenzo Susca, parte da questi quesiti cercando di esaminare la profondità dell’effimero; le basi di una cultura rinvenute ormai nei suoi ornamenti più futili. Egli dedica, infatti, il primo capitolo al successo cinematografico del film blockbuster Avatar e del cartoon Ratatouille, alla risonanza dell’opera di Cronenberg, all’incredibile diffusione della serie televisiva Dexter, proseguendo poi nella seconda parte del libro con l’analisi dello “straordinario spettacolo dell’ordinario”, cioè dei social network quali Facebook e Justin.tv che sintetizzano al meglio le ossessioni e le dipendenze di rete delle nuove generazioni. Internet e telefonia mobile rappresentano oggi le componenti stabili nel paradigma della vita di massa; eppure, paradossalmente questa generazione che sta crescendo con più risorse comunicative della storia sembra non farne uso, essersi assuefatta mostrandosi rassegnata e politicamente passiva.  
Rispetto ad una situazione globale che riconosce sempre meno, sminuendoli piano piano, i diritti di lavoro e quelli civili, la giovane classe intellettuale resta a guardare ciò che accade inerme. L’autore riflette e si domanda cosa guardano o cosa aspettano i giovani di oggi, arrivando alla conclusione che forse non aspettano nulla poichè tutto è già avvenuto e i nuovi assetti comunicativi rappresentano la soluzione al problema che, fino ad oggi, aveva attanagliato tanta gioventù precedente. La questione del sentirsi autentici, presenti nel mondo è stata risolta, o forse sostituita, con la pratica del connettersi.
Susca prosegue poi il suo saggio addentrandosi nel mondo della comunicazione politica; parte dall’analisi dei messaggi populisti di Berlusconi e Sarkozy per arrivare al fenomeno Obama, la cui campagna elettorale mistica e pop, ha fatto sì che divenisse una vera e propria icona. Si è assistito infatti ad una vaporizzazione progressiva dei contenuti astratti ed ideologici del politico, a favore di dati emozionale e immaginari prossimi al vissuto collettivo. L’autore inoltre parla di comunicrazia, poiché essendo ormai in crisi la democrazia, si può parlare solo di partecipazione a nuove forme di comunicazione e quindi alle tecnologie.
L’ultimo capitolo è dedicato alla vocazione edonistica che ritma il panorama collettivo: a supporto di questo, si stanno diffondendo siti come YouPorn che consolidano quella che l’autore definisce “porno cultura”.
E così, se in un primo tempo l’ingiunzione era a lavorare, una volta passati al dettame del consumare, il sistema sembra oggi rivolgerci l’obbligo a connettersi; ma mai nessuno strumento è stato tanto ambivalente come la rete contemporaneamente del potere e del contropotere anarchico.
La via d’uscita da questo limbo sarà una nuova incarnazione: la realizzazione di noi stessi che ci condurrà a riappropriarci della vita reale abbandonando quella online.

Gioia Tragica
Le forme elementari della vita elettronica
Vincenzo Susca
Lupetti Editore  18,00
ISBN 9788883912917