Dal 4 febbraio, il Parco dei Templari, la sala ricevimenti in contrada “Gresciuli-Graviscella” sulla via Tarantina, tra Altamura e Gravina, è entrata a far parte dei beni dell’Agenzia delle Entrate e la gestione di tale complesso, dal valore stimato in 16 milioni di euro, sarà affidata allo chef Gianfranco Vissani.
La sala ricevimento
Parco dei Templari, secondo un’inchiesta dell’antimafia di Padova e Bari, era riconducibile ad un cittadino di Gravina coinvolto nel 2002 in un’indagine; l’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata (Anbsc) è pertanto intervenuta per le operazioni di sfratto esecutivo nei confronti dell’omonima società Parco dei Templari al fine di ottenere il rilascio del complesso immobiliare confiscato ai sensi della legge 575.
Solo dopo un lungo contenzioso, il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza con la quale è stato ordinato lo sfratto esecutivo e l’immissione in favore dell’Agenzia delle Entrate.
La struttura fa parte dei 906 beni confiscati alla criminalità organizzata nella regione Puglia (dato al 1 novembre 2010), 342 dei quali si trovano nella sola provincia di Bari.
La proprietà
, circa 67 mila metri quadrati di terreno tra le colline di Gravina e Altamura, sorta su un antico insediamento fortificato del 1118, accoglieva e proteggeva i pellegrini diretti in Terra Santa durante le Crociate. Inoltre, ancora oggi sono visibili le tracce della vecchia struttura, in particolare la chiesetta, le mura perimetrali e le grotte.
Lo chef umbro ha ora il compito di rilanciare il complesso del Parco dei Templari – migliorando la qualità delle portate –  e di abbassare i prezzi – offrendo un servizio migliore.
L’obiettivo del consulente sarà infatti di valorizzare la struttura alberghiera, specializzata in banchetti nunziali, salvaguardando i posti di lavoro. Inoltre il nuovo progetto punta a trasformare il Parco in un luogo di aggregazione sociale; Vissani ha infatti pensato di organizzare dei veri e propri  scambi di cultura gastronomica tramite degustazioni di vini, di formaggi, di cioccolato, sempre a prezzi modici così da raggiungere un maggior numero di persone.
Il progetto, illustrato il 28 febbraio dal sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano e dal prefetto Mario Morcone rappresenta quindi l’esito della collaborazione tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e lo chef Gianfranco Vissani, che metterà a disposizione la propria esperienza e capacità professionale, garantendo elevati standard qualitativi del servizio per le numerose prenotazioni di catering già in calendario.