Nato da un’idea di Maurizio Scaparro, uno dei più noti registi italiani a livello internazionale, già direttore dal 1979 al 1982 del settore teatro della Biennale di Venezia, il progetto si pone come momento di  riflessione intorno al teatro italiano e alla sua storia e prende spunto, come molte altre manifestazioni a cui assisteremo in questo 2011, dalle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità D’Italia. Realizzato con il patrocinio del  Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Firenze, dell’Eti e soprattutto grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, a cui si deve gran parte degli stanziamenti, questo maxi-evento si presenta davvero ricco e composito nella sua organizzazione. Accanto ad una  prima fase, che si svolgerà tra marzo e aprile, dedicata per lo più agli spettacoli e alle mostre, si affiancherà una seconda fase, che si svilupperà a partire da ottobre, in cui Firenze diverrà il centro vitale di una riflessione che coinvolgerà studenti, registi e studiosi di tutto il modo, chiamati ad interrogarsi sulla vitalità della cultura teatrale italiana  nel mondo, grazie al campus internazionale di studi sul teatro a cura di Siro Ferrone, dal titolo I giovani e i maestri (con e senza).
La location prediletta dell’evento è lo storico Teatro della Pergola di Firenze, uno dei teatri italiani più conosciuti al mondo, in cui furono portate in scena le prime rappresentazioni di quello che è considerato il genere più rappresentativo dell’arte teatrale italiana, vale a dire il melodramma.
Ed è sempre in questa location di tutto rispetto che a partire dal 15 marzo prenderà il via la mostra dal titolo “Il Viaggio di Eleonora Duse intorno al mondo”, un’esposizione curata da Maria Ida Biggi e Maurizio Scaparro che ripercorre la straordinaria avventura artistica e umana della Divina Eleonora Duse, come amava definirla Gabriele D’Annunzio, l’attrice che forse meglio di tutti ha saputo dare alla sua arte un respiro internazionale, grazie anche all’originalità di un fisico e di una voce che ruppe con i canoni ottocenteschi della prima attrice. Una figura di donna assolutamente calata nella contemporaneità che fu non solo attrice ma anche organizzatrice e produttrice teatrale, come ha sottolineato la curatrice Maria Ida Biggi. Una grande attesa è certamente riservata alla Notte Italiana, questo il nome dato dagli organizzatori all’insieme di spettacoli e approfondimenti che celebreranno, tra il 16 e il 17 marzo, l’Unità Nazionale. Per l’occasione il Teatro della Pergola ospiterà una serie di rappresentazioni dedicate ad alcuni momenti memorabili del Risorgimento come O a Palermo o all’inferno per la regia di Mimmo Cuticchio, che ripercorrerà l’approdo dei Mille in Sicilia, si prosegue con la prima nazionale di Spassiunata-mente , lo  spettacolo musicale dedicato alla canzone napoletana interpretato da Peppe Servillo, per concludersi con la voce di Anna Bonaiuto che  leggerà brani tratti da Napoli di Norman Lewis.
Accanto però ai momenti di spettacolo, non mancheranno altre occasioni di approfondimento, tra cui vale la pena ricordare “La lingua italiana e il Teatro delle diversità”, un convegno che si terrà il 15  e 16 marzo all’Accademia della Crusca, in cui studiosi, esperti e addetti ai lavori affronteranno il tema della ricchezza e del grande contributo che i dialetti hanno avuto nello sviluppo della Commedia dell’Arte, una specificità teatrale tutta italiana che ha circolato in Europa e nel mondo durante tutto l’arco della modernità, influenzando le tradizioni teatrali delle grandi scuole teatrali europee e non solo.
I lavori, per così dire, riprenderanno poi ad ottobre, in cui grandi compagnie internazionali saranno chiamate a mettere in scena testi dedicati ad autori italiani: Il Caffè La Mama di New York, proporrà la prima assoluta di Discovering Pasolini; Angelo Savelli porterà in scena Figaro o le disavventure di un barbiere napoletano insieme al Teatro di Stato di Ankara. A chiudere avremo poi Maurizio Sacaparro che metterà in scena Il sogno dei Mille, ispirato ai quaderni di Dumas, autore straniero che seguì, annotando le sue riflessioni, l’impresa dei Mille.
Riflettori puntati su Firenze allora, sperando che l’impulso a ri-scoprire la nostra tradizione teatrale, in occasione di questo importante anniversario nazionale, possa diventare un percorso non solo momentaneo e celebrativo ma materia costante di riflessione e confronto vivace in cui le tante voci del nostro teatro possano, con orgoglio e con più attenzione da parte delle istituzioni, confrontarsi e essere visibili in un contesto internazionale.