L’articolo 120 del Codice dei Beni Culturali (D.Igs 42/2004) stabilisce che si possono attuare forme di gestione del settore culturale che comportino il coinvolgimento di soggetti privati nell’ottica della tutela e della valorizzazione. E’ necessario tuttavia che soggetti privati coinvolti promuovano il proprio nome, marchio, prodotto e associno la propria immagine e la propria attività all’iniziativa oggetto di finanziamento in maniera del tutto funzionale. Il finanziamento infatti deve giustificarsi alla luce della sua specifica strumentalità alla progettazione e alla realizzazione dell’iniziativa istituzionale, del Ministero, delle Regioni, degli altri enti pubblici territoriali. In maniera sempre più significativa il finanziamento, la sponsorizzazione, l’intervento in materia di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale avviene ad opera di grandi gruppi bancari. Spesso proprietarie di cospicue e considerevoli collezioni d’arte, le banche legano il proprio brand ad una costante attività di prestito di opere d’arte a istituzioni museali, enti e fondazioni in occasione delle più importanti esposizioni nazionali e internazionali, vantando sponsorship molto prestigiose. Le fondazioni bancarie oggi non operano più all’insegna di un semplice mecenatismo, ma sono attori sociali che intervengono in maniera strategica, svolgendo una funzione cruciale, nell’operazione di sostegno economico al finanziamento pubblico. Esemplificativa in tal senso la sponsorizzazione di BNL Gruppo BNP Paribas della mostra di Lorenzo Lotto, la rassegna monografica più completa dell’artista veneziano dopo quella di Washington del 1998, che propone al pubblico, fino al 12 giugno 2011 alle Scuderie del Quirinale di Roma, le opere più importanti provenienti dai maggiori musei internazionali e dalle regioni (Veneto, Lombardia e Marche) in cui Lotto operò.
La banca, che detiene un patrimonio artistico di circa cinquemila opere tra dipinti e sculture dell’arte antica e moderna e due importanti collezioni, ha partecipato alla realizzazione di questa grande esposizione, sottolineando la propria partnership, mettendo a disposizione uno dei capolavori della propria collezione privata, Giuditta con la testa di Oloferne, prezioso olio su tavola, firmato e datato L. Lotus 1512 e contribuendo al restauro di 13 opere di Lorenzo Lotto tra cui Ritratto di balestriere, proveniente dalla Pinacoteca Capitolina, la Predella di San Bartolomeo dall’Accademia Carrara di Bergamo e San Cristoforo, San Rocco e San Sebastiano dalla Santa Casa di Loreto, che saranno poi restituite alle loro sedi d’origine ed esposte con una targa permanente secondo un intervento mirato di riqualificazione del territorio.

Perché è importante associare il proprio brand al settore culturale? Quali sono i vantaggi in termini di ritorno d’immagine e competitività aziendale delle collaborazioni e degli investimenti nell’ambito dei beni culturali?
La sponsorizzazione della Mostra del Lotto di Roma può essere presa come esempio di come BNL concepisca il suo rapporto con l’arte a 360°: la Banca sponsorizza un evento che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e lo promuove attraverso iniziative di comunicazione rivolte a clienti e dipendenti. L’attenzione della Banca verso l’arte è passata da semplice mecenatismo a vera e propria partnership che coinvolge direttamente la Banca nell’organizzazione di iniziative finalizzate alla conoscenza e al recupero di opere e autori che rappresentano un inestimabile patrimonio nel panorama nazionale e internazionale.

In che modo e in quale misura le attività di valorizzazione e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale si legano per BNL ai temi dell’impegno e della responsabilità sociale d’impresa?
Le iniziative che nel tempo la Banca ha promosso in tal senso sono numerose. Come testimonia il caso di Lotto, BNL vuole contribuire alla conoscenza, o meglio alla rivalutazione di parte del patrimonio artistico italiano ancora poco o quasi per nulla esplorato. Ricordiamo infatti che il Lotto è stato un artista per secoli considerato un “pittore provinciale” e solo molto recentemente riscoperto grazie alla spettacolare mostra alla National Gallery di Washington nel 1998. La Banca, poi, ha intrapreso un’intensa attività di restauro di opere sia del proprio patrimonio artistico sia non. Tra i contributi più importanti di BNL vanno ricordati i restauri della pala “La Madonna dei Pellegrini” del Caravaggio, della statua di Paolina Borghese del Canova e della sala che ospita questo capolavoro nella indimenticabile cornice della Galleria Borghese di Roma. Va anche menzionato il restauro conservativo dell’Ara Pacis e quello delle Scuderie Vecchie di Villa Torlonia. Con il progetto “Una collezione in viaggio” BNL ha  inoltre deciso di portare in giro per l’Italia, nelle principali agenzie della Banca, la collezione “Cinquanta Pittori per Roma”. L’iniziativa è stata molto apprezzata non solo dai clienti, che hanno sperimentato un modo diverso di entrare in banca, ma anche dalle varie comunità cittadine che hanno potuto ammirare una collezione, molto apprezzata dai critici, che solitamente arreda la sala del Consiglio d’Amministrazione della Direzione Generale di Roma. Avvicinare le persone all’arte e stimolare in loro l’interesse verso le meraviglie del nostro Paese significa fare cultura e questa consapevolezza è un elemento centrale dell’identità di BNL.

Secondo quali criteri vengono scelte e selezionate le opere della collezione BNL e della consulenza di quali interlocutori (art advisor e specialisti delle case d’asta) si serve per la corretta gestione e catalogazione delle opere appartenenti alla sua collezione d’arte?
Nel corso della sua storia BNL (fondata nel 1913) ha costruito un patrimonio artistico in grado di attraversare diverse epoche, inglobando varie tendenze e personalità. Per comporre questo proprio “itinerario artistico” la Banca si è avvalsa nel corso del tempo di un selezionato gruppo di studiosi, artisti e critici d’arte. In particolare, nel 2000 è stata istituita una Commissione di storici dell’arte che ha segnalato opere di giovani pittori, scultori ed incisori (tra cui Roberto Almagno, Laura Barbarini, Alessandra Giovannoni, Maurizio Pierfranceschi e Maria Dompè) che sono andate ad arricchire nel tempo il patrimonio della Banca. Criterio di selezione è sicuramente quello di far crescere una collezione che funga da ponte tra passato e futuro, tradizione e innovazione che rispecchi l’essenza stessa di BNL che, in quasi un secolo di storia, ha accompagnato la vita sociale, politica ed economica del nostro Paese e che adesso fa parte di un grande gruppo internazionale, BNP Paribas. E non a caso, il payoff del Gruppo è proprio “La Banca per un mondo che cambia”.