Approvato in via definitiva il 5 maggio scorso, il nuovo Codice del Turismo firmato Michela Vittoria Brambilla si appresta ora a diventare legge.
Dopo le numerose critiche sollevate al Codice da parte di guide turistiche e Associazioni di Categoria lo scorso novembre, il testo sembra ora aver appianato alcune polemiche, facendone però emergere delle altre.
Le novità introdotte si propongono di riordinare le norme già presenti nel precedente Codice del Consumo, introducendo di fatto una riforma del settore da anni auspicata e solo di recente formalizzata.
Il primo punto affrontato riguarda la tutela del turista: al danno materiale riconosciuto alla persona, viene infatti aggiunto il danno morale dovuto all’irripetibilità dell’occasione perduta e per il quale verrà previsto un risarcimento economico.
Una integrazione condivisa da più parti a patto che, afferma il presidente di Assoviaggi, Amalio Guerra, si definiscano in maniera meno approssimativa i requisiti necessari per la richiesta di risarcimento: senza alcun parametro di riferimento la norma rischia infatti di divenire inapplicabile sfociando in burocratici e lunghissimi contenziosi che, al pari della situazione attuale, non andrebbero di certo a favore del cliente finale.
Regolate inoltre le attività di agenzia turistica che operano su internet e che verranno a tutti gli effetti equiparate alle agenzie tradizionali in modo da evitare o contenere le numerose truffe online a danno dei turisti che negli ultimi anni si sono susseguite senza adeguate conseguenze giudiziarie dovute alle attuali fallacie normative.
Verranno poi istituzionalizzati i Buoni Vacanza che, finanziati con parte dei proventi dell’8 per mille destinati allo Stato, permetteranno a famiglie con un reddito basso di poter usufruire di un contributo statale pari al 45% del costo della vacanza così come tutelati saranno anche i disabili per i quali dovrà essere garantita la fruizione di strutture ricettive allo stesso livello dei normodotati e senza alcun aggravio di prezzo.
Il servizio telefonico Easy Italia verrà reso disponibile 7 giorni su 7 con servizio multilingue che permetterà di assistere il turista in ogni evenienza mettendolo direttamente in contatto con chi di competenza.
Perplessità sulla reale possibilità di successo di questo servizio vengono avanzate da Adusbef, Federconsumatori e Movimento Consumatori i quali affermano in una nota come “inconcludente e inefficace sia il numero verde messo a disposizione dal Ministero per la raccolta dei reclami dei turisti in quanto è altamente improbabile che il Ministero possa gestire direttamente tutti i reclami con le controparti.”
Per la trasparenza dei servizi turistici offerti è stato inoltre istituito l’obbligo di rating anche per i B&B, ostelli della gioventù, campeggi, Motel, centri soggiorno studio, rifugi alpini e villaggi turistici ai quali verrà assegnato un sistema di misurazione della qualità.
“Sul sistema di rating – ha affermato il Presidente di Federalbeghi Bernabò Bocca – è prematura ogni considerazione in quanto ci aspettiamo che il Ministro apra da subito un tavolo di confronto al quale siamo pronti a fornire un importante contributo.”
È però sul capitolo riguardante la competitività delle imprese turistiche che le associazioni di categoria si scagliano con maggior enfasi: il Codice prevede infatti che tutte le imprese turistiche possano godere di agevolazioni, sovvenzioni, incentivi e benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme vigenti per l’industria e che “impresa turistica” possa divenire ogni azienda volta a produrre, commercializzare, intermediare, gestire prodotti, servizi, infrastrutture ed esercizi volti a soddisfare l’esigenza del turista: verranno dunque considerate imprese turistiche anche bar, discoteche, stabilimenti balneari, parchi di intrattenimento e le aziende di ristorazione che potranno inoltre iniziare la propria attività bypassando le attuali procedure amministrative e presentando esclusivamente la Segnalazione di Inizio Attività (S.C.I.A.). Le strutture ricettive dotate di ristorante, bar e centro benessere, inoltre potranno somministrare servizi, bevande e alimenti anche a coloro che non alloggiano nella struttura andando di fatto a competere con le altre attività di ristorazione e di benessere presenti nei dintorni.
La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e numerosi ristoratori italiani hanno accolto di malumore le decisioni del ministro Brambilla che “porteranno ad asimmetrie nel mercato senza fornire garanzie di professionalità e integrità morale prevista per i pubblici esercizi”.
Ad essere giudicata negativamente è sia l’estensione a tutte le strutture ricettive di poter vendere i propri prodotti anche a chi non alloggia, sia la semplificazione introdotta per l’apertura di nuove imprese, difficili da controllare: “diventerà infatti sufficiente – spiega ancora Amalio Guerra – inviare tutta la documentazione ed iniziare l’attività, salvo verifiche successive, senza che vi sia un reale accertamento del rispetto dei requisiti richiesti”.
Anche la riconferma della presenza del Fondo di Garanzia, la cui efficacia è stata giudicata profondamente carente dopo i vari crac di compagnie aeree e tour operator, ha destato numerose perplessità soprattutto per quanto concerne la mancata estensione del Fondo ai vettori aerei. Ad esso verranno però affiancate polizze assicurative che, per i viaggi all’estero, garantiranno il rientro immediato a causa di emergenze imputabili o meno al comportamento dell’organizzatore.
Non poteva mancare un capitolo dedicato agli animali domestici: le strutture turistiche infatti dovranno promuovere spazi e servizi animal friendly volti ad aumentare la competitività del settore garantendo maggiori servizi a turisti nazionali e internazionali.
Sul fronte dei beni culturali il Codice si limita a parlare di una generica “valorizzazione” che si realizzerà tramite l’accessibilità del patrimonio e per il quale verranno predisposti materiali informativi redatti obbligatoriamente in inglese, francese, tedesco e, preferibilmente, cinese.
L’idea di certo non spicca per la sua originalità ma solo la stagione turistica alle porte e, di conseguenza, l’applicazione diretta del Codice potrà fornirci ulteriori elementi che ci aiutino a giudicare l’efficacia o meno di questa tanto attesa riforma.