Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Il “Traid d’union” tra la Francia che ci supera e l’Italia che si fa superare è nella radice del nome…
Quel Monte che nel nostro Paese è difficile da scalare è rimasto al tempo delle intuizioni di Pasquale Rotondi senza arrivare alla forza di Brand per il consumo di prodotti culturali in relazione alla coscienza del capitale culturale posseduto.
Manca un “cavista” per dirla con Salvatore Giannella. Manca il “tecnico” che sappia individuare i giusti cavi per rimettere in moto il sistema. Ad esempio non c’è solo Urbino ma c’è anche il Montefeltro. E allora si sente la necessità di parlare di “Urbino e il Montefeltro”.
Il valore economico del Brand è connesso alla capacità di coinvolgere le dinamiche dei consumi. Il brand è anche un’occasione di coesione sociale per un ruolo unificante, investendo nel lungo termine. Non è sufficiente avere ottimi prodotti se non ci sono coloro che sanno anche coinvolgere, e qui torna il “cavista”. Basterebbero le poche parole illuminanti di Tonino Guerra quando allude all’esempio del Sindaco di Montpellier in contrasto con le Marche litigiose e a compartimenti stagni. La cultura con la quale si può vivere in luogo di un isolamento che non giova nessuno.
Per questo si deve apprezzare l’enorme sforzo con il quale gli organizzatori, rappresentati dalla dinamica Francesca Alonzo, di Turistarth hanno provato a trovare risposte spesso perse tra le colline sublimate da Raffaello.
Questo dunque in sintesi il bilancio della terza edizione di Turistarth, festival del turismo culturale e delle nuove tecnologie. Lascia il Montefeltro e Urbino dopo una tre giorni intensa e ricca di emozioni, a cominciare dall’apertura con il laboratorio di Streamcolor di Giacomo Giannella. Emozioni regalate nell’antico Teatrino della Rocca di Sassocorvaro ai numerosi ragazzi e partecipanti che hanno creato le proprie “opere” digitali grazie alle magie tecnologiche di Streamcolor. La giornata si è conclusa con la consegna del prestigioso “Premio Rotondi”.
La bellezza dell’arte e del paesaggio hanno incantato gli ospiti del tour del Montefeltro, curato dalla Comunità Montana, che è iniziato alla scoperta, grazie ad un’ottima guida, dell’affascinante Palazzo dei Principi di Carpegna ed è proseguito nel fantastico borgo di Pietrarubbia, reso ancora più unico da una Locanda dove tutto è senza tempo. Sapori e profumi hanno accompagnato gli ospiti che hanno assaporato i prodotti tipici della zona: prosciutto Dop di Carpegna, formaggi stagionati e i dolcetti preparati dalle mani esperte dei proprietari di un ottimo Agriturismo di Frontino. Anche questo un luogo incantato, attraversato da un ruscello e sede di un antico mulino.
Turistarth ha chiuso all’università di Urbino con un ricco programma di interventi: dalle analisi del prof. Pencarelli, ai progetti di Alphabeti per la BCC Mediocrati e la Pinacoteca Ambrosiana; le esperienze di utenze particolari come il Museo tattile di Ancona oppure su scenari d’uso mobile come il progetto VISITO Tuscany di Alinari.
Infine, Sergio Rizzo, autore di Vandali insieme a Gianantonio Stella, ha premiato le giovani idee con il “Premio Turistarth”. Idee emozionanti ed entusiasmanti che fanno ben sperare per il futuro del nostro Paese.
Ma si ritiene di concludere con la motivazione del Premio Rotondi al Sindaco di Montpellier, signora Hèlen Mandroux “per la valorizzazione dei piccoli tesori culturali urbani, che ha generato turismo e posti di lavoro, diventando il volano dell’economia del territorio. Lì la crisi economica non ha fatto ridurre gli investimenti, anzi gli amministratori li hanno aumentati di parecchio. Il museo, che otto anni fa era chiuso, dal 2007 ha quadruplicato gli spazi, ha aggiunto un auditorium, una libreria, laboratori didattici. Risultato: una media di visitatori di oltre 750 mila l’anno. Per ogni euro investito c’è stato un ritorno di 19 euro nell’economia regionale”.
Questa si che si può davvero chiamare Economia della Cultura.
L’articolo è stato redatto con la collaborazione di Marianna Scibetta