Art Defender è la prima rete di impianti ed infrastrutture ad altissima tecnologia indirizzati alla custodia, conservazione e restauro di beni d’arte e di pregio. E’ un progetto imprenditoriale dedicato al mondo istituzionale, ai musei, alle fondazioni di arte e cultura, alle banche, assicurazioni, al mondo dei collezionisti fino ad arrivare al settore privato e a tutti coloro che volessero usufruire di impianti tecnologicamente avanzati per la custodia, la conservazione ed il restauro di beni e patrimoni di valore. Concretamente il progetto si snoda in una rete capillare di depositi dove poter usufruire di uno “Spazio per l’Arte”, con celle blindate, accessi riservati e protetti da sistemi di sicurezza avanzati. Un sistema di monitoraggio consente di vedere le opere da remoto tramite webcam dedicate, così stando comodamente a casa si potranno visualizzare i quadri, le sculture o altri beni di proprietà conservati nella struttura. Il servizio include anche la possibilità di beneficiare di spazi personalizzati ed ottimizzati secondo le personali esigenze e di ricorrere ad una serie di servizi accessori atti a preservare e valorizzare i beni nel tempo. Difatti i caveau dispongono di depositi specifici per le diverse tipologie di valori: celle di sicurezza ad uso esclusivo di varie metrature e videosorvegliate con controllo biometrico degli accessi, oltre a sistemi antincendio e antiallagamento. Particolarmente accurate sono le metodologie di conservazione delle opere utilizzate: tutti gli ambienti sono mantenuti sotto monitoraggio costante di temperatura, umidità relativa, illuminazione e circolazione dell’aria.  A tutto questo si aggiunge la possibilità di usufruire di una sala visione, sala riunioni e sala posa fotografica, spazi che potrebbero trasformarsi in gallerie virtuali per i professionisti del mercato dell’arte ed i loro clienti. Inoltre, Art Denfender segue la cura del bene culturale in una dimensione tout court, offrendo servizi di movimentazione delle opere (trasporto, imballaggio, assicurazione e disbrigo pratiche doganali) e di pianificazione di interventi di restauro (indagini diagnostiche, interventi di decontaminazione e di conservazione preventiva) in collaborazione con centri specializzati. Il progetto imprenditoriale conta tra i suoi soci Arterìa, Augusta Assicurazioni, Fondazione di Venezia, Unione Fiduciaria e Axa Art in qualità di partner di progetto. L’iniziativa, lanciata nel 2009, è riuscita ad avere un suo compimento materiale quest’anno. Il 28 giugno aprirà la prima struttura alle porte di Firenze, a cui seguiranno altre realtà in cinque città italiane (Bologna, Torino, Milano, Venezia e Roma). L’obiettivo è quello di offrire un servizio di storage di beni culturali che non si occupi solo di mettere al sicuro il patrimonio ma che proponga soluzioni differenziate in base alle esigenze. Alvise di Canossa, presidente di Art Defender, spiega che: “nella maggioranza dei casi, i caveau garantiscono soluzioni di sicurezza, ma non si occupano di questioni legate più direttamente alla conservazione delle opere custodite, come il controllo dell’umidità, della temperatura e delle polveri”. La sfida di Art Defender è quella di voler fornire soluzioni personalizzate in risposta alla domanda del mercato di riferimento, al fine di dotare l’Italia di un sistema d’impianti per seguire le esigenze degli interlocutori pubblici e privati. La crisi dei mercati finanziari non ha influito sulla domanda di servizi di art advisory;  l’arte viene considerata un bene rifugio e gli investimenti in questa asset class non sono di certo diminuiti. Chi investe nei beni culturali ha la necessità di numerosi servizi e valutazioni ad hoc per la conservazione del patrimonio disponibile e per tramandare i propri valori nel tempo.