L’Orlando Furioso e la sua traduzione in immagini

 

 

 

 

 Si tratta di un sito web ideato dal Centro per l’elaborazione informatica dei testi e immagini della Scuola Normale di Pisa dove è stata archiviata tutta la tradizione delle immagini e degli apparati iconografici contenuti nelle prime edizioni cinquecentesche del Poema L’Orlando Furioso.

 

 Sintetico, dinamico ed esaustivo: la consultazione delle immagini è facile grazie ad una pratica catalogazione per categorie che hanno la funzione di chiave di ricerca: i documenti sono consultabili, per edizione, per canto, per tipologia (illustrazioni, allegorie), per criteri specifici (scene/episodi, personaggi, ambientazioni, luoghi, oggetti). I corredi iconografici sono tratti da sei edizioni del poema: Nicolò d’Aristotile detto Zoppino, Venezia, 1536 ; Gabriel Giolito de’ Ferrari, Venezia, 1542;  Giovanni Andrea Valvassore detto Guadagnino, Venezia, 1553; Vincenzo Valgrisi, Venezia, 1556 ; Francesco de Franceschi Senese e compagni, Venezia, 1584.

 

È sicuramente uno strumento comodo ed utile per gli studiosi della tradizione testuale ed iconografica del poema. Si può infatti risalire all’immagine conoscendo il canto di riferimento o semplicemente il nome del personaggio di interesse e ricercarlo nella pratica banca dati. Le immagini sono ben definite e chiare e ci trasportano nell’immaginario del lettore del cinquecento per aiutarci a capire come l’atmosfera fantastica del poema veniva recepita dal pubblico dell’epoca. La potenza visiva delle immagini non solo coadiuvava la lettura del testo ma ne aumentò con il tempo la capacità commerciale e ne rese celebri alcuni spezzoni.

 

Un utile strumento di lavoro per gli esperti ma anche un interessante sito da consultare per quanti amano il poema dell’Ariosto e  perdersi nelle sue avventure. Un progetto che dovrebbe essere ampliato anche ad altri poemi o scritti famosi dell’antichità e che ancora oggi sono assiduamente letti e studiati come la Divina Commedia di Dante Alighieri o l’Iliade e l’Odissea di Omero. La struttura del sito molto agevole, esaustiva e valida può essere un ottimo modo per veicolare i contenuti del testo dell’Ariosto e renderli accessibili anche a chi non è molto dedito alla lettura di testi antichi. Con lo stesso principio che valeva nei tempi passati spesso infatti un’immagine può essere molto più incisiva di un testo e può invogliare nuovi utenti ad avvicinarsi a questo libro.

 

 Un progetto di questa importanza, se poco pubblicizzato,  rischia di essere conosciuto solo all’interno della cerchia degli specialisti della letteratura italiana o utenti con particolare interesse per la materia. Inoltre sarebbe auspicabile un ampliamento delle potenzialità del formato di questo sito che potrebbe essere applicato anche su altri testi della tradizione letteraria.

A tutti gli amanti della letteratura ma anche a studiosi del potere dell’immagine come mezzo di comunicazione, disciplina attuale perché legata ai mezzi di comunicazione di massa, ma nata in realtà nel medioevo con i primi codici miniati redatti proprio per trasmettere più agevolmente la tradizione dei testi ritenuti più importanti.

 

 http://www.ctl.sns.it/furioso/apps_v3/mastro_furioso/intro.phtml
ideato da Lina Bolzoni, docente e ricercatrice di letteratura italiana presso la Scuola  Normale di Pisa e progettato dal Centro per l’elaborazione informatica dei testi e immagini nella tradizione letteraria.