Questa mattina è stato pubblicato tra le pagine di Repubblica un appello firmato da Ulrich Beck e Daniel Cohn-Bendit dal titolo “L’Europa siamo noi”. Ulrich Beck  è un celebre scrittore e sociologo tedesco mentre Daniel Cohn-Bendit è un politico, anche lui scrittore, tedesco e membro del parlamento europeo dal 2002.
Insieme, hanno voluto proporre un manifesto, pubblicato tra le pagine delle principali testate europee che invita alla riflessione sulle potenzialità offerte dall’Europa in un momento di crisi.

Detta così sembrerebbe una presa in giro, invece, è dal ribaltamento dei canoni e del pensiero tradizionale che possono nascere le grandi spinte all’innovazione, spesso intesa anche come “rivoluzione”.

Noi che firmiamo questo manifesto vogliamo farci portavoce della società civile europea. Per questa ragione chiediamo alla Commissione europea e ai governi nazionali, al Parlamento europeo e ai Parlamenti nazionali, di creare un’Europa di cittadini con un impiego attivo e di fornire i requisiti finanziari e legali per l’Anno europeo di volontariato per tutti, come contro-modello all’Europa dall’alto, l’Europa delle èlite e dei tecnocrati che ha prevalso finora e che si sente investita della responsabilità di forgiare il destino dei cittadini europei, contro la loro volontà se necessario. Perché è questa massima non dichiarata della politica comunitaria che sta minacciando di distruggero l’intero progetto europeo.

Un appello soprattuto ai giovani, ai disoccupati, agli sfiduciati che non si riconoscono, a ragione forse, nei valori fondamentali dell’Europa che invece potrebbe trasformarsi in un vasto bacino di idee e di stimoli per una crescita che si sviluppi dal basso e non dalle decisioni oligarchiche di pochi contro molti.
“Non chiedetevi che può fare per voi l’Europa, ma cosa potete fare voi per l’Europa, facendo l’Europa” dichiarano i due studiosi riprendendo la celebre affermazione kennediana. L’Europa, vecchia culla delle più importanti civiltà ha non solo la necessità, ma l’obbligo di una nuova legittimazione.

E allora, che cosa possiamo fare noi europei per l’Europa?

Per noi di We are Europe la risposta è questa: l’Europa è un laboratorio di idee politiche e sociali senza equivalenti in nessun’altra parte del mondo. Ma che cos’è che costituisce l’identità europea? Potreste rispondere che l’europeità nasce dal dialogo e dal dissenso fra molte culture politiche diverse, quella del citoyen, quella del citizen, quello dello Staatsburger, quella del burgermatschappij, quella del ciudadano, quella dell’obywatel. Ma l’Europa è anche l’ironia, è la capacità di ridere di sè stessi. E il modo migliore per riempire l’Europa di vita e di risate è che i cittadini comuni europei agiscano insieme, spontaneamente.