Cowbird.com

 

Dietro ogni scatto c’è una storia o un viaggio da scoprire: è questa la filosofia di Cowbird, sito a metà tra un social network e un blog, strutturato come una raccolta di tanti diari personali e condivisi. L’idea è quella di sfruttare il web per pubblicare le proprie foto e collegare ad ognuna di queste una storia da raccontare. Nasce così un immenso “libro virtuale” che raccoglie al suo interno, come in un collage, testimonianze di vita quotidiana, paesaggi, foto d’epoca, servizi giornalistici. Ogni storia viene firmata dal proprio autore, che nel suo profilo personale riporta una breve bibliografia e l’elenco di quanti sono i suoi seguaci. Ricalcando la struttura di Twitter, infatti, ogni profilo può essere seguito (il tasto ideato per diventare fan di un autore è una semplice farfalla celeste) oppure si può eleggere la singola storia come prediletta, esprimendo la propria preferenza con il tasto a forma di cuore. Le foto e le relative storie possono essere condivise nelle bacheche di Facebook o segnalate nei 140 caratteri di Twitter.

ciò che salta all’occhio immediatamente la dimensione ampia delle foto ad alta risoluzione. Si parte da un’immagine per collegare poi un racconto, poche righe descrittive della foto, del contesto in cui è stata realizzata o uno scambio di battute. I dialoghi possono anche essere accompagnati dagli audio originali. Sono otto i motori di ricerca attraverso i quali si possono selezionare le storie e scegliere le preferite: Stories, People, Places, Topics, Timeline, Serendipity e Sagas. Quest’ultima sezione raccoglie al suo interno tutti i servizi fotografici dedicati a temi di attualità: le tre tematiche per adesso presenti nel sito sono il lavoro, il movimento Occupy e il first love.

il sito è una fonte inesauribile di esperienze di vita e offre una panoramica ampia di quanto accade nel mondo. Uno degli obiettivi principali del sito, in una società come quella odierna in cui siamo tutti giornalisti e reporter grazie alle nostre testimonianze, è quello di divulgare informazioni in tempo reale su quanto accade al di là del mondo. Il progetto è nato solo da tre anni e pertanto è ancora in evoluzione e i fase di sviluppo. Le sue potenzialità non sono state ancora del tutto sfruttate e non è escluso che possa diventare in futuro una fonte primaria per il lavoro dei reporter, anche a distanza di chilometri.

 la grafica del sito e la risoluzione delle foto di grandi dimensioni rende la pagina piacevole ed interessante da visitare. Tuttavia, le numerose opzioni disponibili sia in veste di autore della storia che di semplice visitatore e/o seguace dei diversi racconti, rischiano di far smarrire l’utente. Inoltre, i racconti pubblicati sul sito aumentano di giorno in giorno e pertanto anche riuscire a scovare le foto e gli argomenti di proprio interesse risulta sempre più difficile. Per quanto le storie siano brevi e scorrevoli alla lettura, dovrebbe essere facilitata la navigazione e non far perdere la bussola al lettore.

Grazie al talento di alcuni autori servendosi di poche parole si viene trasportati all’interno del racconto e dei luoghi fotografati. Peculiare anche la mappa globale interattiva presente all’interno dei profili personali di ogni autore, attraverso la quale è possibile risalire a quanti e quali siano luoghi visitati in ogni angolo del pianeta dagli storytellers ( i paesi e le città vengono contrassegnati con delle spille, esattamente come si usa fare nelle mappe cartacee)

 tutti i sognatori e curiosi che non si accontentano delle notizie riportate nel web ma prediligono i racconti autentici, di prima mano, non filtrati dai cronisti o dagli scrittori. E a coloro che hanno qualcosa da raccontare attraverso le proprie parole o le proprie foto, sicuri che da qualche parte nel mondo ci sarà qualcuno pronto ad ascoltare queste esperienze.

http://cowbird.com/

Gli ideatori del sito, gli storytellers originari sono tre ragazzi americani

Jonathan Harris, Dave Lauer e Annie Correal