Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Sono tanti i luoghi che vengono in mente quando si parla di arte contemporanea a Napoli: uno di questi è, senza dubbio, Castel S. Elmo, sulla collina del Vomero, uno dei posti più belli della città, dal quale si può ammirare un panorama mozzafiato che offre una vista a 180° da Capodimonte alla zona del lungomare. Questo dettaglio, da solo, già basterebbe a convincere qualsiasi turista a visitare la struttura e le sue panoramiche terrazze. Ma se consideriamo anche che si tratta di una delle strutture più attive in campo culturale, soprattutto per quanto riguarda i linguaggi contemporanei, la voglia di visitarlo non può che crescere in maniera esponenziale.
Accanto a eventi di richiamo come il Napoli Film Festival e al famoso Museo del ‘900, una struttura “work in progress” che accoglie il meglio della produzione artistica novecentesca degli artisti napoletani più rappresentativi, Castel S. Elmo ha offerto, negli ultimi mesi, una serie di incontri di grande interesse per gli appassionati del contemporaneo. Il titolo scelto per gli incontri organizzati per il mese di maggio è, non a caso, “work in progress”, quasi a voler indicare la volontà, da parte della Soprintendenza, che cura questo tipo di eventi, di aprire dibattiti e linee di ricerca sul mondo contemporaneo.
Molti i temi che saranno affrontati e che spazieranno dalle più comuni riflessioni sull’arte contemporanea del secolo scorso fino al concetto, più che mai attuale, di arte pubblica, passando attraverso le incursioni dell’arte nel mondo del sociale e il progetto di un network dell’arte contemporanea nel sud Italia. Accanto all’interesse per i temi trattati, la presenza di curatori e artisti consentirà ai visitatori di avere un contatto più diretto e immediato con i più diffusi linguaggi contemporanei, per consentire un più facile coinvolgimento nelle tematiche culturali più interessanti della nostra epoca.
Il primo di questa serie di incontri si è svolto giovedì 3 maggio, in occasione del quale la Prof.ssa Mariantonietta Picone ha ripercorso, attraverso aneddoti, frammenti, confronti e spiegazioni delle opere più celebri, le fasi salienti della vita e del percorso artistico di Eugenio Viti, uno dei più grandi protagonisti dell’arte del primo Novecento. Il ciclo continuerà il prossimo 11 maggio, con la presentazione al pubblico della nuova opera dell’artista napoletana Daniela Di Maro, Anastatica sensibile, vincitrice del concorso Un’opera per il Castello 2011, rivolto alle giovani realtà del territorio e alla creazione di installazioni originali da inserire negli spazi della struttura. Accanto all’opera della giovane artista, saranno presentati anche i progetti dei dieci finalisti selezionati dalla giuria. Durante l’evento, verrà anche presentato il tema del bando dell’edizione 2012 del concorso. Il finissage è fissato per il 4 giugno, con un talk finale curato da Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, durante il quale sarà presente la stessa artista.
Durante il mese di maggio saranno tre gli incontri che riguarderanno alcune delle realtà artistiche e culturali contemporanee più interessanti e meritorie di attenzione: il 17 maggio la curatrice Olga Scotto di Vettimo sarà al centro di un dialogo con l’artista Sebastiano Deva, più volte citato sui giornali per le sue provocazioni artistiche, con il quale parlerà anche delle attività del collettivo indipendente Urto!, composto da artisti, critici e operatori culturali accomunati dalla volontà di creare un network di collaborazioni, anche a livello nazionale, ed eventi con una logica di gestione “dal basso” diversa dal normale, sfruttando la simbolica occupazione (l’anno scorso) di uno spazio auto – gestito all’interno del PAN (Palazzo delle Arti di Napoli).
Sarà poi la volta, il 24 maggio, di un approfondimento relativo alle incisioni di Bruno Starita, condotto attraverso le testimonianze di personalità di spessore come Giovanna Cassese (direttrice dell’Accademia di Belle Arti), gli artisti Ferdinando Fedele e Lina Boffa e la curatrice Lorella Starita. Il mese sarà chiuso dall’incontro dell’artista Melita Rotondo in dialogo con la curatrice e critico d’arte Cecilia Casorati, il 31 maggio.