Ha destato non poco clamore la vicenda del CEO Yahoo, Scott Thompson, dimessosi dall’incarico dopo lo scandalo della falsa laurea in Ingegneria Informatica.

Nonostante l’azienda abbia diramato un comunicato ufficiale in cui si parla di “cagionevole stato di salute” dell’ex numero uno, molti si chiedono che cosa ne sarà ora di Yahoo, le cui condizioni avevano già destato preoccupazioni ai vertici amministrativi. Ad oggi, infatti, nel comparto delle nuove tecnologie informatiche Yahoo si presenta quella meno concorrenziale, con uno scarso indice all’innovazione e scelte aziendali poco convincenti che avevano già in passato fatto riflettere il cda sul futuro del management.

A Scott Thompson è succeduto quest’oggi Ross Levinsohn, già responsabile della divisione global media e che diventa ora presidente ad interim (sesto CEO in 5 anni)

 

Ma chi è Scott Thompson e come è arrivato in Yahoo?

Classe 1957, Thompson entra nel mondo della tecnologia online prima con Inovant, controllata di Visa per la quale si occupava di soluzioni tecnologiche e poi per PayPal con l’incarico di presidente.
Insignito nel 2011 del premio Ernst&Young come miglior imprenditore dell’anno nei servizi finanziari, il suo incarico in Yahoo è stato il più breve (e controverso) nella storia dell’azienda. Nonché il più criticato: nonostante, infatti, i risultati del primo trimestre lasciassero prevedere uno sviluppo positivo a livello finanziario, Thompson ha agito senza alcun scrupolo sulle risorse umane, licenziando in poche settimane centinaia di dipendenti e chiudendo contemporaneamente decine di servizi e siti mobile sviluppati.
La denuncia riguardante la sua falsa laurea in Ingegneria Informatica proviene da un azionista di Yahoo, Dan Loeb che avrebbe fatto notare come non solo non esistesse alcuna laurea conseguita da Thompson in informatica ma che addirittura l’istituto presso il quale avrebbe affermato di essersi laureato, lo Stone Hill College di Easton, in Massachusetts, avrebbe interrotto quel corso di laurea nel lontano 1983, 4 anni prima del titolo assegnato allo stesso Thompson.

Il videoblog americano Rocketboom, ha realizzato questo interessante servizio che, con un pizzico di ironia ripercorre la vicenda.

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