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Sono trascorsi 25 anni da quando i primi ragazzi ormai ultracinquantenni hanno intrapreso l’esperienza dell’Erasmus, il programma di scambi culturali tra atenei europei.
Nato nel 1987, questo progetto di mobilità è cresciuto nel tempo per numeri e università coinvolte, ma raggiunto il traguardo del quarto di secolo, si studiano le modalità per farlo evolvere.
Dall’anno del suo lancio, l’Erasmus ha interessato circa due milioni di studenti e ha contribuito, oltre ad ampliare la formazione dei ragazzi partecipanti, a diffondere una cultura europea.
Secondo quanto riferito dall’attuale commissaria dell’istruzione, Androulla Vassiliou, l’obiettivo di sostenere 3 milioni di studenti sarà probabilmente raggiunto per l’anno accademico 2012-2013, e il traguardo che ci si porrà in futuro sarà ancor più ambizioso qualora si approvi il bilancio da 19 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, rispetto all’attuale dotazione da 8 miliardi.
Proprio in occasione di questo venticinquesimo anniversario è stata inoltre firmata a Copenaghen una convenzione in dieci punti tra cui spicca l’intenzione di uniformare i titoli di studio all’interno dell’Unione europea e quella di creare un “Erasmus for all” che travalichi i confini comunitari e si apra ad ogni Paese.
Certo è che in tutti questi anni l’Erasmus è diventato per tanti ex-studenti un ricordo importante del loro periodo universitario, che ha contribuito al raggiungimento della maturità personale e ad una più ampia apertura mentale. Questo ‘mito’ accademico ha poi visto persino la consacrazione in ambito cinematografico con il film ambientato a Barcellona “L’appartamento spagnolo”, dove studenti di diverse nazionalità si trovano a convivere grazie al progetto Erasmus.
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Proprio la Spagna è al top tra le destinazioni preferite dagli aderenti al programma, seguita da Francia e Regno Unito. Sempre il Paese iberico è al vertice della classifica in numero di ragazzi che hanno usufruito delle borse di studio Erasmus, staccando di netto i colleghi francesi, tedeschi e inglesi.Tra le università italiane preferite dagli stranieri c’è la Alma Mater di Bologna, quarta nella classifica generale, cui segue La Sapienza di Roma al nono posto e l’Università di Firenze al dodicesimo.
Intanto a Torino, dal 1° all’8 giugno prossimi, fervono i preparativi per l’Erasmus Day live, il primo “festival europeo universitario” che con concerti, mostre ed incontri, intende convogliare tutti gli atenei e gli studenti coinvolti nel programma europeo attivo ormai dal 1987.