Quando l’Arte e la Creatività riescono far breccia, sono in grado di rivoluzionare processi e ricostruire la visione del contesto e costruire piattaforme di dialogo fra attori sociali differenti, accorciando le distanze.
Questa sera, giovedì 17 maggio, si svolgerà a Torino nei cortili dell’Ospedale Sant’Anna, con la regia del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, e il coinvolgimento di giovani artisti dell’Accademia Albertina, un grande lavoro di arte partecipata.
Coinvolti anche 85 talenti del Gruppo UniCredit, provenienti da 22 Paesi, che chiudono un percorso di formazione in Unimanagement, con un’azione a favore della comunità:  attraverso un intervento artistico, dipingeranno muri e ringhiere, restituendo un nuovo volto alle scale dell’ospedale sulle quali transitano migliaia di persone.
L’azione è voluta e supportata dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna , presieduta dalla Prof.ssa Chiara Benedetto, direttore del Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche al S. Anna, e dalle persone che hanno fondato 3 mesi fa la fondazione, con l’obiettivo di rendere più accoglienti i luoghi delle degenza ospedaliera, grazie ad azioni partecipate di creatività, che possano restituire un sorriso di speranza a coloro che combattono quotidianamente per la propria salute, in particolare le donne.
La Fondazione parla con cognizione di causa, poiché ha analizzato il contesto ospedaliero con diversi focus group nei quali sono state intervistate molte pazienti: i luoghi sono giudicati freddi, distanti e non confortevoli anche per le famiglie in visita.
Fin dagli esordi la Fondazione ha avviato la costruzione di un network di partenariato con alcune tra le più rilevanti istituzioni culturali del territorio, che hanno accolto l’invito a realizzare progetti sociali nell’Ospedale: l’Accademia Albertina delle Belle Arti con i suoi studenti e neo-laureati, la Filarmonica del ‘900 del Teatro Regio di Torino, il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea.

Nel contempo, a fronte dei risultati delle neuroscienze in ambito estetico, nonché di un recente studio dell’Università-IULM, che attesta che “La cultura fa bene alla salute, previene malattie fisiche e mentali, accelera i tempi di guarigione”, la Fondazione ha avviato partnership con le eccellenze culturali torinesi che hanno accolto l’invito a realizzare una ricerca sulla relazione arte e cura e progetti sociali nell’Ospedale.

Con il Castello di Rivoli, la Fondazione ha concepito un percorso che coinvolge dipendenti, pazienti e familiari, in incontri ed esperienze attraverso le arti che portino ad una trasformazione tangibile del luogo di cura ad opera di chi lo anima, in linea con la metodologia partecipata che ha reso noto nel mondo il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli.

L’appuntamento del 17 maggio, precede quello di Sabato 9 giugno, alla presenza dell’artista Michelangelo Pistoletto, dove la popolazione del S. Anna, realizzerà nell’area di attesa, antistante alle sale operatorie, un grande wall painting: prenderà forma un “Giardino Perenne”, luogo dell’origine del mondo e della sua cultura, sintesi perfetta tra artificio e natura, per allietare le attese, che sono spesso percepite come un’eternità.

L’azione partecipata vede il coinvolgimento di diversi enti in una mobilitazione virtuosa sul territorio di riferimento, esempio di dialogo possibile grazie all’arte, esempio per altre realtà.