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La “Notte dei Musei” che si terrà il 19 maggio vedrà l’apertura straordinaria “notturna” anche delle aree archeologiche vesuviane. L’iniziativa è partita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e coinvolge musei ed aree archeologiche di tutta Italia. L’evento, di respiro europeo, prevede che dalle 20.00 alle 2.00 vengano aperte gratuitamente le porte di musei e delle aree archeologiche permettendo un’emozionante ed insolita fruizione del patrimonio artistico italiano per tutti coloro che non riescono a farlo nei consueti orari di visita.
Agli Scavi di Pompei si è già registrato il tutto esaurito – con netto anticipo rispetto al giorno dell’evento – per l’apertura straordinaria delle Terme Suburbane, unica area visitabile per l’occasione. La visita è riservata esclusivamente a coloro che hanno effettuato la prenotazione. Quindi chi non è riuscito a farlo potrà solo ascoltare i passaparola di chi è stato lì e vedere le immagini.
Sarà possibile invece accedere, senza prenotazione dalle ore 20,30 alle 1.30, al Padiglione della Barca degli Scavi di Ercolano dove è esposta la celebre imbarcazione rinvenuta nel 1982 sull’antica spiaggia, assieme ad una ricca serie di reperti collegati al mare e alle attività marinare della città. L’ingresso sarà da Corso Resina, cuore pulsante della città vesuviana.
All’Antiquarium di Boscoreale, per l’occasione, sarà possibile visitare la mostra “I Calchi” ed ammirare un affresco con Bacco proveniente da una villa del territorio, recentemente recuperato a Londra sul mercato antiquario dalle Forze dell’Ordine.
Ad Oplontis, infine, sono previste visite notturne alla villa di Poppea illuminata, uno spettacolo agli occhi dei visitatori che hanno già potuto ammirare questa meraviglia.
Bastano iniziative intelligenti, sorprendenti e nuove (relativamente, già ci sono state altre “Notti dei Musei” negli anni scorsi) che si respira subito aria di valorizzazione, tanto auspicata per tutti i riflessi positivi sugli indotti territoriali. Che ben venga, ma mai anteposta alla tutela, fondamentale per aree archeologiche talmente vaste come Pompei o anche Villa Adriana a Tivoli, che è essenziale per non perdere di vista ciò che più interessa ai beni culturali del nostro Paese: la conservazione per le attuali e le future generazioni. E in questo compito il ruolo degli addetti al lavoro è da sempre prezioso. Che ben vengano iniziative di questo genere e che si moltiplichino. Questo è l’augurio.
Ma nel frattempo, accendiamo le luci e godiamoci lo spettacolo.