Chi di voi conosce la serie televisiva Lost? Anche se non l’avete vista (vi siete persi un pezzo della storia delle serie televisive, sappiatelo) sicuramente ne avrete sentito parlare: un aereo che cade, mille vicende folli che si susseguono, un pizzico di fantascienza, mille domande a cui seguono pochissime risposte ed un finale tutto aperto a mille interpretazioni.

Sulla falsa riga di quello che è stato uno dei prodotti televisivi americani più commentato e discusso della storia recente, il web ha sfornato una chicca niente male…e tutta italiana.

Si tratta di “Lost in Google” spassosa web serie interattiva firmata da The Jackal, un gruppo di videomaker indipendente di Napoli che si è voluto mettere alla prova con una parodia d’accezione.

La vicenda parte dall’episodio pilota, la puntata zero che dà origine alla storia e che vede un ignaro Simone Ruzzo cercare la parola “google” sul motore di ricerca omonimo. Impazzito per questa alquanto paradossale ricerca, il sistema produce un immenso crash che risucchia il protagonista all’interno della rete senza possibilità di ritorno.

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Come inizio non è niente male, ma la vera novità sta nell’aspetto interattivo che coinvolge attivamente gli utenti e i fan dei Jackal (che sono davvero molti) nella prosecuzione della storia. Le varie puntate successive, infatti, prendono spunto dai commenti, dai suggerimenti, critiche e idee che gli spettatori scrivono di volta in volta e che i registi decidono poi di utilizzare e di coniugare come meglio credono. Il coinvolgimento è quindi totale e la storia completamente in divenire.

Riuscirà il nostro eroe a ritornare sulla Terra? E cosa si celerà nell’universo segreto della big G?

Avete qualche idea? Non vi resta che connettervi sul sito http://lostingoogle.fanpage.it/e dire la vostra. Se lo spunto è originale, vedrete il vostro nome tra i credit. Provare per credere.