All’interno del Parco Bellavista di Lisbona, la quinta edizione portoghese del festival Rock in Rio ha riunito il 25 e 26 maggio e dal 1° al 3 giugno 2012 più di 350.000 persone che, anche se solo per qualche giorno, si sono dimenticate della crisi economica che affligge il paese con un programma ricco di musica, danza, sfilate di moda e competizioni sportive. “L’evento ha dimostrato che nei momenti di crisi le persone continuano a investire nel tempo libero, anche se diventano più selettivi al momento di fare una scelta. Siccome il settore dei festival deve soddisfare tali esigenze offrendo esperienze uniche, noi abbiamo l’obiettivo di organizzare i migliori eventi possibili con concerti e performance di altissimo livello”, afferma Roberta Medina, vice presidente del Rock in Rio Lisbona. Tra i principali artisti sono stati presenti sul palcoscenico Lenny Kravitz, Maroon 5, Stevie Wonder, Bryan Adams, Joss Stone e Bruce Springsteen.

 

Al fine di rendere l’evento più interessante per il pubblico, soprattutto quello più giovane e più sensibile all’instabilità economica del paese, la produzione del Rock in Rio Lisbona ha utilizzato la creatività, tramite convegni con aziende locali: così il biglietto è stato ribassato e venduto al prezzo quanto più popolare possibile. In collaborazione con un’azienda che ha promosso la vendita dei biglietti, essi non solo sono stati venduti a un prezzo inferiore, ma consentivano, inoltre, ai clienti di accumulare punti sulla loro carta fedeltà. In un’altra collaborazione con una catena di supermercati, i biglietti acquistati offrivano uno sconto di 20% sulle spese. Si trattano di piccoli dettagli, ma a volte può fare la differenza.

 

Svolto per la prima volta nel 1985 a Rio de Janeiro, nel 2004 il festival ha attraversato l’oceano Atlantico ed è sbarcato in Europa. Finora, l’espansione del Rock in Rio è stata molto positiva, non solo dal punto di vista della crescita del marchio, ma anche dei benefici che il festival porta alle città, come la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo del turismo. Secondo uno studio dell’Università Cattolica, la realizzazione del Rock in Rio Lisbona 2008 ha generato un fatturato di €63.556.993, di cui €46.625.038 corrisponde alle attività e alla vendita dei prodotti connessi. Anche a Rio de Janeiro, l’ultima edizione del Rock in Rio ha avuto un impatto di €354 milioni sull’economia locale, particolarmente nel settore alberghiero, registrando un’occupazione media di 90% negli hotel della città nel periodo considerato di bassa stagione.

 

A maggio scorso, il milionario brasiliano Eike Batista è diventato partner, al fine di ampliare il marchio Rock in Rio in altri continenti e il 50% dell’impresa Rock World S.p.A. ,che detiene il marchio Rock in Rio, è stata venduta a IMX, holding dello sport e intrattenimento del gruppo EBX e IMG Worldwide, in una delle più grandi transazioni nel settore dello spettacolo in Brasile. La previsione è che nei prossimi cinque anni saranno investiti almeno 350 milioni di dollari nell’espansione del marchio Rock in Rio in tutto il mondo.

 

Dopo il Portogallo, l’evento si svolgerà in Spagna il 30 giugno e il 5, 6 e 7 luglio, dove si esibiranno Rihanna e Red Hot Chili Peppers. Preoccupata per la crisi economica, la produzione ha anche offerto in Spagna sconti sui biglietti per i disoccupati.

 

Il Rock in Rio è il più grande evento di musica e intrattenimento del mondo, con dieci edizioni svolte in Brasile, Portogallo e Spagna, riunendo quasi sei milioni di persone. L’anno prossimo, il festival avrà un’edizione a Rio de Janeiro a settembre, e un’altra a ottobre a Buenos Aires, la prima in Argentina. “Nei prossimi anni abbiamo intenzione di andare anche in Asia e in Nord America”, ha dichiarato Roberto Medina, presidente del Rock in Rio.