La crisi che incalza in Grecia indebolisce non solo l’economia ma tutto il sistema cultura di un Paese che vanta ricchezze storico-archeologiche inestimabili. E’ per tutelare queste preziose risorse che gli archeologi greci hanno realizzato un breve spot  in cui chiedono di agire contrio i tagli del Fondo Monetario Internazionale e dell’UE affinchè i beni culturali siano preservati e valorizzati.

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Il pay off dello spot “ACT NOW. MONUMENTS HAVE NO VOICE. THEY MUST HAVE YOURS” sintetizza appieno lo spirito dell’iniziativa che si serve del supporto di una pagina Facebook dedicata e di un sito internet.

Il ministero del Turismo e della Cultura greco sta infatti pre-pensionando la maggiorparte degli archeologi che ad oggi sono rimasti in 900.  Questo vuol dire che non vi è più non solo l’organico necessario alla tutela dei beni archeologici presenti nel paese ma, cosa ancor più grave, non vi sarà alcun margine di intervento qualora venissero scoperti nuovi scavi, tesori, reperti.

Senza passato non vi è futuro, affermano gli archeologi greci. E il presente è sempre più difficile da affrontare.