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Leggendo un libro, sfogliandone le pagine e perdendovi tra le sue parole, vi siete mai chiesti chi fosse l’autore, quale il caso che l’ha condotto a scegliere quella storia e le atmosfere descritte? Dove ha trovato l’ispirazione e quali pensieri siano passati per la sua mente?
Da questa curiosità è probabilmente nata l’idea di Lidia Ravera, direttrice artistica del festival letterario “Gita al Faro”, che si terrà dal 29 giugno al 1° luglio a Ventotene, e scrittrice a sua volta: con un invito semplice e diretto ha accolto quattro scrittrici e quattro scrittori sull’isola, proponendo loro di vivere il luogo e prendere ispirazione da esso per elaborare racconti da presentare poi al pubblico; il tutto sotto l’occhio discreto delle telecamere di Sara Ristori e Katia Goldoni, che seguiranno da vicino le giornate del gruppo.
Da lunedì scorso, dunque, è partita questa avventura per Barbara Alberti, Marco Baliani, Caterina Bonvicini, Marco Lodoli, Francesco Pacifico, Laura Pariani, Sandra Petrignani e Sandro Veronesi, gli autori che hanno risposto all’invito e accettato di condividere i loro spunti artistici.
L’isola di Ventotene è, del resto, una meta dall’alto valore simbolico, dove fin dai tempi dei romani venivano relegati gli esiliati altolocati e più recentemente gli oppositori del regime fascista; la sua terra è dunque intrisa di malinconia, quel sentimento tanto familiare ai protetti dalle Muse.
Cullati dalla brezza marina e confortati dalla semplicità della vita isolana, questo “coraggioso drappello di militanti della letteratura” troverà perciò terreno fertile per stimolare il proprio intelletto, grazie anche al confronto gli uni degli altri, favorito dalle cene a tema previste dagli organizzatori del Festival. In tali occasioni si parlerà di concetti come ispirazione, autofiction, movimento TQ e di cui gli “scrittori isolani” formuleranno una loro libera interpretazione.
Le riprese di tali momenti di solitudine e convivialità saranno raccolti in un documentario che rappresenterà una sorta di album dei ricordi di questo primo esperimento: il progetto è infatti al suo esordio ed è certamente l’attrazione principale dell’edizione di debutto del festival Gita al Faro, il cui nome è un evidente celebrazione di Virginia Woolf.
La rassegna, ideata dall’Associazione Culturale Tùrbìne e Studio Mun in collaborazione con il Comune di Ventotene e AVIAP, attraverso un taglio originale e creativo intende promuovere la letteratura e in generale la cultura: le tre serate del festival saranno infatti animate da letture in piazza, musica dal vivo e incontri.
Non da meno è l’attenzione rivolta all’isola, recentemente insignita del riconoscimento della Bandiera Blu: questo evento rappresenta per Ventotene un’occasione importante di promozione, un appuntamento attraverso cui richiamare visitatori capaci di apprezzare un’offerta oltre che turistica, anche e soprattutto culturale.
E’ inoltre bene ricordare che “Gita al Faro”, così come si evince dal titolo omaggio alla famosa scrittrice inglese, è un festival tutto al femminile: oltre alla già citata direttrice artistica Lidia Rivera, tutto lo staff è costituito da donne, dalla direzione tecnica alla segreteria organizzativa.
Questa è una peculiarità che ben si lega con la storia dell’isola laziale, dove tra gli esuli più famosi che vi soggiornarono figurano proprio donne celebri dell’antica Roma come Giulia, figlia dell’imperatore Augusto, Agrippina Maggiore, Giulia Livilla, Ottavia e Flavia Domitilla.
A quei tempi quest’isola era chiamata Pandatar?a, che dal greco vuol dire “colei che tutto dona”: una promessa che siamo convinti Ventotene manterrà anche nei confronti degli otto scrittori in cerca di ispirazione e nei riguardi di tutti coloro che vorranno visitarla.
Questo l’invito di Lidia Rivera agli scrittori…
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