Intervista a Ilaria Gadenz di Radio Papesse

Quali i presupposti del vostro progetto?
Radio Papesse è una webradio e archivio audio on line nato 6 anni fa: realizza interviste ai maggiori attori del mondo dell’arte contemporanea e sound art internazionale, produce audio-guide, documentari, percorsi sonori commissionati da musei e istituzioni culturali.
Da sempre il suo medium di elezione è il suono (in radio), croce e delizia, limite e opportunità. Siamo partite  da una sollecitazione molto concreta: in risposta a un bando della Regione Toscana – Toscanaincontemporanea2011 – abbiamo voluto trasformare i vincoli imposti dal nostro formato di webradio dedicata all’arte contemporanea – e quindi molto di nicchia – in opportunità virtuosa di restituzione al territorio sul quale operiamo di uno strumento di nuova lettura. Raccontare la Toscana attraverso narrazioni sonore è la nostra nuova sfida.

Com’è la Toscana contemporanea?
Ci siamo accorte di una sorta di pigrizia intellettuale che intrappola la Toscana in alcuni stereotipi fasulli.
Abbiamo voluto scardinare una prassi di lettura e fruizione della nostra regione che la vincola all’immagine iconica dei “paesaggi con I cipressi”, cartolina ritoccata in photo shop, o all’immaginario Medievale e  Rinascimentale, per dichiarare che il territorio è un cantiere sociale, orizzonte di flussi migratori e  laboratorio di integrazione multi-culturale; un paesaggio eroso dalla nascita di nuove industrie in distretti tradizionalmente agricoli; una provincia virtuosa che si contrappone alla centrificazione delle città d’arte, abusate dai flussi turistici comandati.
Faccio qualche esempio di cosa sia davvero la Toscana oggi per dare la cifra del dinamismo in atto. Oltre a Prato, che rappresenta a livello nazionale, l’enclave cinese , in Valdarno opera una delle comunità indiane più solide del Paese, a Santa Croce sull’Arno, che conta circa 15mila abitanti, convivono 53 etnie diverse.  Ci sono casi esemplari di impresa come la Società Chimica Larderello, che è stata chiamata a smaltire i rifiuti radioattivi del Giappone post Fukushima e tragici segnali di allarme del territorio, come in Lunigiana, colpita dalla recente alluvione.
Con le nostre ricerche sul territorio, abbiamo visualmente raccolto tanti ritagli di giornale che hanno creato un archivio di storie nella nostra mente. Diciamo che è tempo per farne una narrazione coerente, senza la pretesa dell’occhio sociologico, che non è il nostro metodo e quanto stiamo chiedendo agli artisti, ma piuttosto vogliamo dare suggestioni e permettere di “aprire le orecchie” per captare i movimenti in atto. Non vogliamo cristallizzare alcuna lettura o visione, piuttosto vogliamo ribadire il dinamismo che osserviamo. Il suono e la radio sono gli strumenti con cui abbiamo scelto di monitorare e raccontare i cambiamenti in atto.

Come si articola Nuovi Paesaggi-Compagni di Viaggio?
Abbiamo pensato a una residenza d’artista e chiesto la collaborazione di una curatrice, Lucia Farinati. Villa Romana è il nostro partner in questa impresa, supportandoci con energia nel permettere la permanenza degli artisti, ciascuno per tre settimane. L’orizzonte temporale che ci siamo proposte è l’anno solare, alla fine del quale verranno presentati I lavori su Radio Papesse.  La produzione artistica sarà un lavoro radiofonico. Durante l’anno i 5 artisti incontrano il pubblico per raccontare l’avanzamento della loro indagine. Il primo, Davide Tidoni, è intervenuto il 20 giugno.
Lucia Farinati, italiana ma dal 2000 residente nel Regno Unito, è curatrice indipendente e direttrice di Sound Thresold: il suo equilibrio tra prossimità e distacco rispetto all’Italia
è per noi elemento essenziale per attuare il giusto approccio alla nostra indagine artistica. Lucia ha colto il concept, lavorando alla selezione di cinque autori, tutti accomunati dalla ricerca sul suono e le sue suggestioni poetiche e metaforiche, lasciando per una volta da parte il visivo.

Chi sono gli artisti coinvolti?
Il comune denominatore è l’interdisciplinarietà dei loro percorsi: fra di loro ci sono scrittori, ricercatori, musicisti.
Davide Tidoni,  italiano, è ricercatore delle relazioni che intercorrono fra suono e ambiente. L’indagine che ha ormai concluso per Nuovi Paesaggi (è stato il primo artista in residenza) riguarda le nuove forme di architettura pubblica, con il caso del cantiere del nuovo Teatro del Maggio musicale, che sta ridisegnando un’intera area di Firenze.
Alen Weiss ad esempio è saggista e si interessa di teatro e architettura del paesaggio. Il suo lavoro sarà un trattato sensoriale radiofonico a partire dal vino.
Viv Corringham, inglese, lavora da alcuni anni sulle Shadow walks, ovvero delle passeggiate sonore, delle ‘narrative’ che esplorano le affinità tra persone e luoghi, che fondono i nostri paesaggi interiori e quelli, ‘esteriori’, che hanno ospitato e ospitano le nostre storie personali e i nostri ricordi.
Mikhail Karakis è un performer che molto indaga il rapporto tra auralità e identità; è attualmente presente a Manifesta 9 con Sounds from Beneath: un video prodotto con Uriel Urlow e per il quale ha coinvolto un gruppo di ex minatori inglesi in un’operazione di riemersione storica e identitaria attraverso il suono e la voce. Qui in Toscana lavorerà nell’area tra Larderello e Monterotondo, uno dei distretti industriali più controversi della Toscana.
Infine Laura Malacart, italiana ma residente a Londra, lavora sulle interazioni tra I soggetti attraverso il linguaggio.
La scelta di artisti non toscani ci favorisce nella lettura senza implicazioni personali, per rintracciare esattamente le caratteristiche nuove del territorio.

Chi vi accompagna in questo progetto?
Come dicevo, senza il fondamentale coinvolgimento di Villa Romana, diretta da Angelika Stepken, non avremmo potuto impegnarci in questa grande produzione, la prima che Radio Papesse sostiene a questo livello. Villa Romana è un centro di scambio internazionale e una residenza per artisti, che grazie all’annuale premio omonimo permette a quattro artisti residenti in Germania di vivere e lavorare a Firenze.
Fra i co-produttori che abbiamo coinvolto ci sono altre istituzioni territoriali di rilievo: Tempo reale, fondata da Luciano Berio nel 1987, è un centro per la ricerca, produzione e formazione nel campo delle tecnologie musicali e della musica elettronica. Il Comune di Santa Croce sull’Arno che con il S.C.S. Sistema Cultura Santa Croce lavora per la costituzione di un sistema integrato di enti culturali territoriali per la sviluppo di un centro permanente di produzione, formazione e promozione. Architettura Sonora, che è la divisione di B&C Speakers dedicata alla creazione si sistemi audio ambientali.

Quali orizzonti in testa per lo sviluppo del progetto?
Radio Papesse si confronta per la prima volta con una produzione così articolata e su lungo periodo. Ne siamo molto orgogliose, e ovviamente pensiamo a una replica di Nuovi Paesaggi nel futuro. Nell’immediato, a Novembre, quando i lavori saranno conclusi, vogliamo distribuirli in Radio on line e on air coinvolgendo anche altre radio nella diffusione.  Stiamo immaginando anche delle formule di ascolto collettivo e ci concentriamo sul lavoro dei 5 ospiti, curiose di conoscere gli esiti dei percorsi che compiranno qui con noi.
Per approfondimenti:
Radio Papesse
www.radiopapesse.org
info@radiopapesse.org