Finiti gli Europei di Calcio 2012, molti saranno rimasti con l’amaro in bocca per la clamorosa sconfitta subita dall’Italia. Tafter però pensa europeo e vi propone una formazione della squadra “Europa” composta da 11 giocatori: questa la formazione…ma manca un CT. Voi, chi proporreste?

Peter Stein: berlinese di nascita è uno dei registi teatrali più importanti della seconda metà del novecento. Dopo aver fondato nel 1970 il collettivo teatrale della Schaubühne di Berlino ed aver ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue opere teatrali creative e inconsuete ( tra queste l’onorificenza francese di Commandeur de l’Ordre des Arts et Lettres et Chevalier de la Légion D’Honneu) si è trasferito in Italia dove vive attualmente. La messa in scena delle sue opere si presenta spesso inconsueta, tuttavia i soggetti da lui prediletti sono quelli del teatro classico. Un artista riflessivo e con grande passione per lo studio dei suoi processori: le doti perfette per un portiere. Studiando approfonditamente gli avversari sarà in grado infatti di prevederne mosse e intenzioni.

 

 

Eric Toussaint: docente universitario belga, Toussaint è presidente del Comitato per la cancellazione del debito pubblico per i paesi del Terzo Mondo e tra i firmatari dell’appello internazionale volto alla bocciatura della direttiva sui rimpatri. Membro della Commissione di Audit integrale del credito pubblico dell’Ecuador (CAIC) le cui conclusioni hanno portato alla sospensione del pagamento di una parte del debito ecuadoriano, per noi gioca in difesa (dei diritti dei paesi meno sviluppati, ovviamente)

 

 

Tomas Tranströmer: premio nobel per la letteratura nel 2011, il veterano della poesia, lo svedese Tranströmer, ” attraverso le sue immagini condensate e traslucide, ci ha dato nuovo accesso alla realtà”, secondo quanto recita la motivazione che gli ha consentito di ricevere la carica. Nato nel 1931, grazie alla sua pluriennale esperienza, possiede le doti del difensore perfetto, nella cultura e nelle tradizioni.

 

 

 

Herta Muller:  “Con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato il mondo dei diseredati” con questa motivazione la Muller ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 2009. Tedesca di origini romene, Herta Muller ha narrato la dura vita dei rumeni sotto il regime di Ceausescu, regime da cui lei stessa è fuggita, dopo essersi rifiutata di collaborare con la polizia segreta. Per l’Europa gioca anch’essa in difesa, come stopper che fa arretrare il centravanti avversario.

 

 

Zygmunt Bauman: ha sostenuto che “La nostra vita è un’opera d’arte”. Questo filosofo e sociologo polacco, che si è affermato nel panorama culturale internazionale per i suoi studi sulla stratificazione sociale, ha concentrato recentemente la sua ricerca sul passaggio dal periodo moderno al post-moderno indagandone ogni questione etica correalta. Osservazione e ricerca fanno di lui un perfetto difensore libero.

 

 

 

Thorvaldur Gylfason: membro della Commissione Costituzionale islandese che nel giugno 2011 ha dato il via al primo esperimento di Costituzione partecipativa 2.0. Gylfason, infatti, è stato tra i promotori dell’iniziativa che ha visto 320 mila cittadini islandesi prendere parte attivamente alla revisione della Carta. Per l’Europa gioca in centrocampo, posizione mediale e diplomatica che permette il dialogo tra le parti e la protezione della fascia necessaria per costruire le azioni di gioco strategico.

 

 

 

 

Bernard Henri Lévy: filosofo, scrittore, regista e tanto altro, questa irriverente figura del panorama culturale francese è da trent’anni sulla cresta dell’onda: ogni suo libro, ogni sua nuova iniziativa, scuote l’opinione pubblica, nel bene o nel male, ma pur sempre capace di stimolare il dibattito. Per la sua instancabile attività culturale, merita una convocazione come esterno destro.

 

 

Cristina Ortega Nuere: è direttrice dell’Institute of Leisure Studies of the University a Deusto e presidente dell’ENCATC (European Network of Cultural Administration Training Centers). Ha condotto oltre trenta ricerca in ambito artistico e creativo che le hanno consentito di formulare importanti politiche culturali europee. Grazie al suo impegno per favorire lo sviluppo del settore, non poteva che ricoprire il ruolo di centrocampista, prezioso nel fornire assist vincenti.

 

 

Claudia Ferrazzi: vice amministratore generale del Museo del Louvre, ha 34 anni ed è originaria di Bergamo. Dopo aver frequentato l’École nationale d’administration, ricopre la terza poltrona più importante del museo parigino,  quella di administrateur général ad joint. Si tratta non solo di una delle più giovani a rivestire questo ruolo, ma rappresenta anche uno dei tanti cervelli italiani in fuga dal proprio paese che sono riusciti a trovare una posizione di tutto rispetto e ben retribuita all’estero. Il suo coraggio nello sfidare e affrontare a testa alta la vita rientra nelle qualità necessarie per ricoprire il ruolo di attaccante destro della nostra nazionale.

 

 

Alvaro Siza: uno degli architetti più noti in tutto il mondo è il portoghese Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira. Dopo più di cinquant’anni di carriera e due premi ricevuti, Pritzker Prize nel 1992 e del Premio Wolf per le arti nel 2001, quest’anno gli è stato attribuito il Leone d’oro alla carriera della 13 Mostra Internazionale di Architettura. La sua creatività non solo gli ha consentito in tutti questi anni di realizzare e restaurare diversi edifici, servendosi di forme rigorose e geometriche, ma inoltre lo caratterizza come attaccante fondamentale per la nazionale, riuscendo a conciliare la fantasia con l’ordine e la precisione.

 

 

 

Bansky: lo street artist più famoso al mondo è il rappresentante del regno unito nella nostra formazione. Re dello stencil e della satira politica, sociale ed etica sui muri di tutto il mondo, di lui non si conosce il volto ma solo la sua provenienza (Bristol) e le sue opere sparse in tutto il mondo. Fantasista per antonomasia, è l’attaccante centrale, in grado di sfondare la porta ma anche di fornire degli assist preziosi…

 

 

Ora che via abbiamo dato la squadra chi, secondo voi, sarebbe in grado di allenarla?