Il turismo ha bisogno di nuove idee. E’ proprio notizia di questi giorni che sono in calo le prenotazioni per le classiche vacanze estive. Questo è un segnale grave, la crisi morde e le famiglie sono costrette a tagliare prioritariamente le spese considerate “superflue”.
Ecco perché l’emozione di visitare un luogo, di esserne parte integrante, di sentirlo parte della propria storia, grazie al fatto di averlo vissuto attraverso un film di successo, è sempre più viva e soprattutto può essere una interessante novità.
Da qui, proprio da questa esigenza e da questa prospettiva, nasce, ma soprattutto si sviluppa negli ultimi anni sempre di più, il turismo delle location dei film, anche detto cineturismo. Quante volte guardando un film che ci emoziona, pensiamo di voler assolutamente vedere quel luogo?

Capita spesso di immaginarsi nei luoghi che viviamo attraverso i racconti dei film ed assaporarne le forti emozioni: passeggiare per le strade del centro storico di Castellabate (per citare esempi recenti), rivalutato in questi anni grazie a Benvenuti al Sud oppure sentire la sabbia calda delle spiagge di Procida o di Salina, dove il grande Massimo Troisi emozionò tutto il mondo con il suo ultimo capolavoro, Il Postino; oppure avventurarsi da una costa all’altra della Basilicata, così come Papaleo e soci in Basilicata Coast to Coast.

Oggi il turismo, che sia di prossimità o che sia legato a viaggi extra oceanici, sente la stretta necessita di promozione “non convenzionale”. E la promozione attraverso pellicole cinematografiche può far parte di una “nuova promozione”, anche se in molti da anni ne studiano le potenzialità, interessanti soprattutto a livello emozionale e con riscontri reali ed in alcuni casi anche misurabili.
Ischia Film Festival porta proprio al centro dell’attenzione il cineturismo, è infatti l’unico festival cinematografico sul tema delle location. E soprattutto è alla 10ª edizione. Risultato non trascurabile, come ha affermato Michelangelo Messina, ottimo padrone di casa, “Passeranno solo le iniziative che hanno senso di esistere”.
Ottimi spunti d’interesse anche dalla 10ª edizione della Borsa Internazionale delle Location Turistiche, tenuta durante i giorni del Festival, che ha visto alternarsi durante un interessante convegno: Alberto Contri, Direttore generale Lombardia Film Commission, protagonisti negli ultimi anni di un boom di cineturismo a Milano e dintorni; Raffaella Del Vecchio, Product Manager dell’Apulia Film Commission, una delle regioni che ha maggiormente valorizzato quest’aspetto e che ha meglio interpretato lo spirito del cineturismo; Anna Olivucci, Responsabile di Marche Film Commission, che ha introdotto il tema del cinema civile e della location sociale; Andrea Camesasca, Camera di commercio di Como, il cui intervento sul tema della 1ª cineguida turistica è stato anticipato da un’intervista che potete leggere qui; Anna Irimias, professore associato Budapest University College of Communication, Business and Arts, che si è focalizzata sul fenomeno cineturistico a Budapest; Vittorio Giacci, Presidente ACT Multimedia; Andrea Piqué, avvocato e docente di legislazione cinetelevisiva presso l’Università di Roma Tre; Elina Messina, PhD in Marketing Turistico e Studiosa di Cineturismo; Angelo Bencivenga, Fondazione Eni Enrico Mattei ed infine Paola Abenavoli, autrice di “Un set a sud” e “Sud, si gira”.

Tutto l’evento, tra l’altro, è organizzato in una location esclusiva ed emozionante, in una delle isole del golfo di Napoli, che con l’evento ha inaugurato alla grande la stagione estiva, animandosi, proprio in queste settimane, di turisti stranieri ed italiani. Eccellente protagonista, il Castello Aragonese, uno dei Castelli più belli d’Italia, che in questi giorni è diventato la “Casa del Festival”, ospitandolo, all’ interno, in suggestive location: la Cattedrale dell’Assunta, il terrazzo del Convento, il piazzale delle Armi, terrazzo della Casa del Sole (dove poco prima del primo film in visione veniva trasmesso lo spot di Tafter, la caffetteria del Convento (dove c’erano i film cocktail, momenti di conoscenza e convivialità).
L’ottima organizzazione fa il paio con il sorriso degli isolani che accolgono con grande simpatia e con grande gentilezza attori, registi, giornalisti e curiosi appassionati che nei giorni del festival affollano le strade del porto, del centro storico, le stradine del Castello Aragonese ed anche le tantissime spiagge (il che non guasta) di Ischia.

Tante le sezioni in corso al Festival, tra cui la novità rispetto alla scorsa edizione della Location Sociale, nata in questa decima edizione dell’IFF riconoscendo questo fenomeno etico e politico insieme, la rivincita del cinema civile.
Tra le altre sezioni, “Primo Piano”, “Documentari in concorso”, “Cortometraggi in concorso”, “Location negata”, “Scenari” (Lungometraggi, Cortometraggi e Documentari) e la già citata “Location sociale”.
Il primo premio della sezione documentari è andato a Le Bonheur di Laurent Hasse, la storia di un uomo che attraversa a piedi il proprio paese, la Francia, riscoprendo paesaggi e scenari dimenticati ma soprattutto se stesso attraverso un percorso che da geografico diventa umano, un “on the road” a piedi, alla ricerca della felicità. Il premio per il Miglior Cortometraggio è andato invece a Oroverde di Pierluigi Ferrandini, storia di una Puglia lontana del tempo e di una tredicenne che scopre lavoro, amore e morte lavorando in una piantagione di tabacco. Nella sezione Location Negata trionfa invece Dashnamoure di Levon Minasian, short movie ambientato in un’Armenia devastata. E’ invece Paolo Genovese ad aggiudicarsi il Castello Award come miglior regista, per “Immaturi – Il viaggio”.
Una settimana intensa, quella dell’Ischia Film Festival, piena di spunti, di nuove idee e di riproposte e rinnovate possibilità di sviluppo turistico. Il cineturismo va considerato a pieno regime come una delle grandi prospettive per migliorare ed ampliare il concetto statico di turismo, puntando soprattutto sulle emozioni.
I luoghi non devono essere considerati semplici “mete turistiche”, ma “location” dove si gira un film in cui gli attori protagonisti siamo noi stessi.

Vuoi vedere lo storify del Festival? Eccolo!

Le foto sono state scattate dalla nostra foto-inviata Carla Di Martino