L’immagine che è rimasta stampata nella memoria di chi ha vissuto quei momenti angoscianti e dolorosi è quella delle lancette dell’orologio collocato nel piazzale ovest della stazione centrale di Bologna, lacerata da un’esplosione avvenuta alle 10.25 del 2 agosto di 32 anni fa.

Ogni anno la triste giornata viene ricordata attraverso eventi e manifestazioni per mantenere costante l’attenzione su una delle tragiche stragi terroristiche che ha colpito il nostro paese. Un modo per chiedere giustizia che, a distanza di anni e dopo numerosi processi, non è ancora stata ottenuta del tutto.

Nella città di Bologna sono diversi gli argomenti in programma: a Piazza Maggiore è, infatti, previsto a partire dalle 21.15, il concerto dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna, accompagnata dall’artista bolognese Cristina Zavalloni. A questo seguirà l’esecuzione dei vincitori del concorso di composizione musicale, indetto ogni anno dal 1994 dall’Associazione dei familiari delle vittime delle stragi. A portare avanti con forza iniziative di sensibilizzazione è in prima linea l’associazione dei familiari delle 85 vittime dilaniate dall’esplosione. L’obiettivo conclamato è quello di far sì che le note soavi sovrastino il terribile boato avvertito dalla bomba. L’iniziativa verrà trasmessa in diretta su Rai Radio tre alle 2.00 di stanotte. Nel palinsesto di Raitre, invece alle ore 24 andrà in onda il documentario di Matteo Pasi dal titolo “ Un solo errore, Bologna 2 agosto 2012”.

 

 

 

Queste sono alcune delle iniziative cardine a distanza di 32 anni che cercano di mantenere la memoria che rischia di affievolirsi. Sembra così lontano il 1981, il primo anniversario della strage, in cui l’attore Carmelo Bene, per commemorare le vittime, dalla Torre degli Asinelli recitò diversi canti della Divina Commedia di Dante.

 

 

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O quando l’Espresso dedicò l’intero numero del 17 agosto del 1980 alla mattinata della strage con la copertina in cui figurava un quadro di Renato Guttuso dallo stesso titolo di un celebre quadro di Goya, “ Il sonno genera mostri” cui aggiunse la data 2 agosto 1980.

E mentre alle vittime del disastro di Ustica è stato dedicato un vero e proprio museo, sarebbe auspicabile che, oltre al cippo commemorativo e l’orologio ripristinato con lo stesso orario della strage, ogni anno fossero più imponenti e pubblicizzate le iniziative per mantenere viva la memoria.

 

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