Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Investire in opere d’arte, secondo l’ultima ricerca Nomisma, è considerata come una delle migliori azioni da intraprendere in periodo di crisi. Ma le opere artistiche, in tutte le forme e manifestazioni, possono rivelarsi molto più che operazioni finalizzate al mero guadagno economico.
E’ questo il caso delle molte iniziative portate avanti, in tutti i paesi del mondo e con frequenza sempre più massiccia, per combattere la malattia del secolo: il tumore.
Nel nostro piccolo potremo essere quindi consapevoli di aver combattuto per una giusta causa e di aver offerto il nostro supporto per migliorare la vita di persone meno fortunate.
A Novembre, ad esempio, tornerà in voga tra gli uomini britannici, statunitensi e australiani quella di farsi crescere la barba: se in giro per le strade di Londra, Edimburgo, Dublino, Sidney o New York vedrete un’innumerevole quantità di uomini con barba lunga e baffoni, sappiate quindi che non si tratta dell’ultima moda scoppiata per mano di qualche hair stylist, bensì della Movember Foundation che da anni organizza simbolicamente questa forma di raccolta fondi (“Mo” nello slang australiano sta infatti per “Moustache”) per combattere i tumori maschili alla prostata e ai testicoli.
Per partecipare basta registrarsi sul sito e scattarsi una foto il 1° del mese con la barba corta e poi immortalarsi nuovamente alla fine della sfida.
L’obiettivo è la sensibilizzazione di tutta la popolazione sulla questione: amici, parenti, semplici avventori e turisti si chiederanno infatti il perché del nuovo look e il semplice parlare e spiegare di cosa tratta, acuirà l’attenzione verso la malattia.
Un’altra interessante iniziativa, questa volta che coinvolge un singolo che però ha fatto il giro del mondo, è “The Tutu Project”, il progetto nato dalla commovente storia del fotografo americano Bob Marey: dopo aver affrontato personalmente la malattia che ha colpito sua moglie, ha deciso di editare un libro fotografico, dal titolo “Ballerina” in cui sono raccolte le decine di foto, scattate nei cinque continenti e di cui lui è protagonista assieme all’immancabile tutù di tulle rosa.
I proventi ricavati verranno destinati alla ricerca contro il cancro e l’obiettivo della raccolta è quello di arrivare a 75 mila dollari.
A Singapore, invece, è stata da qualche mese attivata la “Chairity” – Arts & Design against Cancer: si tratta di un’iniziativa benefica che coinvolge oltre 30 artisti internazionali con base a Singapore e che esprimono la loro interpretazione della malattia usando la celebre Louis Armchair come tela. I filoni da cui le opere dovranno dipanarsi hanno come linea guida 5 sentimenti: Empatia, Sacrificio, Amore, Supporto e Dedizione.
Questa la pagina Facebook dell’iniziativa