Dopo anni di assenza è tornata nella città di Pescara FUORIUSO, l’importante rassegna di arte contemporanea ideata da Cesare Manzo. La mostra a cura di Giacinto di Pietrantonio è collocata per questa 18ª edizione (FUORIUSO IN OPERA 7 luglio-7 settembre 2012) nei garage di un edificio (non ancora in uso, per l’appunto) disegnato da Mario Botta, in cui opere di figure di spicco come Filippo Tommaso Marinetti, Joseph Beuys, John Cage, Mario Schifano, Ettore Spalletti e Michelangelo Pistoletto si alternano a lavori di giovani artisti.

L’arte contemporanea internazionale torna dunque in Abruzzo in modo prorompente considerando anche il fatto che a pochi chilometri da Pescara, spostandosi verso le colline teramane, troviamo un’altra eccellenza: il borgo medievale di Castelbasso che quest’anno (dal 30 giugno fino al 2 settembre 2012) presenta una monografica su Carla Accardi, un attualissimo progetto di Eugenio Viola (Radici. Memoria, Identità e Cambiamento nell’arte di oggi) e che, per la prima volta, decide di unire le proprie energie con un altro importante borgo, quello di Civitella del Tronto, noto a tutti per il legame con la storia borbonica, in cui di nuovo Giacinto di Pietrantonio, con Umberto Palestini, ha ideato la mostra “VISIONI. La fortezza plurale dell’arte”.

In sostanza l’estate abruzzese 2012 doveva essere ricordata per aver accolto tra le più efficaci idee nel campo del turismo culturale, ma altre notizie, fortunatamente solo in parte, hanno danneggiato l’immagine “Abruzzo” legata principalmente alla mirabile capacità di soddisfare, attraverso un’ampia scelta, le esigenze di chi è interessato al mondo dell’arte.

Il 31 luglio scorso, infatti, ha fatto notizia, anche a seguito di un comunicato stampa colorito di sfumature politiche, l’avvenuta e improvvisa chiusura per un giorno del Museo Basilio Cascella di Pescara, provocato, in sostanza, dalla mancanza di personale per ferie e per malattia. Basilio Cascella, nato a Pescara nel 1860, realizzò un’arte completamente ispirata dalla sua terra e dalle sue origini, contribuendo in tal modo a far conoscere l’Abruzzo.

La vicenda, purtroppo, si unisce alle polemiche sull’inaccessibilità del tunnel optical all’ex Aurum di Pescara (Getulio Alviani, 1995), provocata dai lavori di sistemazione dell’Archivio di Stato, e alla spiacevole notizia sulla prolungata chiusura, da ormai tre anni, del Teatro Michetti; sorte toccata anche al Museo del Mare di Pescara. A questi fatti pescaresi si aggiungono le polemiche sul progetto Ipogeo, ossia la realizzazione di uno spazio sotterraneo per mostre ed eventi che mira a sfruttare il sottopasso di piazza Garibaldi a Teramo, ma che è un work in progress dal 2008.

Del 19 luglio la notizia di un finanziamento da parte della Regione di 1milione e 500mila euro che porteranno al termine dei lavori entro la prossima estate. Del 2 agosto scorso il racconto sul quotidiano Il Centro di una signora, la quale, telefonando al museo Costantino Barbella di Chieti per avere informazioni sugli orari, ha trovato impreparato lo stesso personale che non ha saputo risponderle. Problemi anche al museo archeologico della Civitella di Chieti a causa del degrado e del vandalismo a cui è soggetto il Parco esterno. Il comune di Lanciano invece mette in vendita l’Ottocentesco Palazzo Lotti per far quadrare i bilanci. Per non parlare, poi, delle difficoltà nel recuperare il patrimonio storico-artistico nei paesi colpiti dal terremoto aquilano del 6 aprile 2009.

I casi abruzzesi rispecchiano in pieno quella che è la situazione del Paese in cui i beni culturali sono fortemente a rischio da Nord a Sud, da Milano a Reggio Calabria. La cosa certa è che l’arte dovrebbe e potrebbe essere il nostro futuro. L’importante, però, è capirlo adesso.

 

 

Abruzzo 2012. Una mostra che torna, un museo che chiude.

Riflessioni sul patrimonio artistico regionale.

di Lisa Falone

Dopo anni di assenza è tornata nella città di Pescara FUORIUSO, l’importante rassegna di arte contemporanea  ideata da Cesare Manzo. La mostra a cura di Giacinto di Pietrantonio è collocata per questa 18ª edizione (FUORIUSO IN OPERA 7 luglio-7 settembre 2012) nei garage di un edificio (non ancora in uso, per l’appunto) disegnato da Mario Botta, in cui opere di figure di spicco come Filippo Tommaso Marinetti, Joseph Beuys, John Cage, Mario Schifano, Ettore Spalletti e Michelangelo Pistoletto si alternano a lavori di giovani artisti. L’arte contemporanea internazionale torna dunque in Abruzzo in modo prorompente considerando anche il fatto che a pochi chilometri da Pescara, spostandosi verso le colline teramane, troviamo un’altra eccellenza: il borgo medievale di Castelbasso che quest’anno (dal 30 giugno fino al 2 settembre 2012) presenta una monografica su Carla Accardi, un attualissimo progetto di Eugenio Viola (Radici. Memoria, Identità e Cambiamento nell’arte di oggi) e che, per la prima volta, decide di unire le proprie energie con un altro importante borgo, quello di Civitella del Tronto, noto a tutti per il legame con la storia borbonica, in cui di nuovo Giacinto di Pietrantonio, con Umberto Palestini, ha ideato la mostra “VISIONI. La fortezza plurale dell’arte”.

In sostanza l’estate abruzzese 2012 doveva essere ricordata per aver accolto tra le più efficaci idee nel campo del turismo culturale, ma altre notizie, fortunatamente solo in parte, hanno danneggiato l’immagine “Abruzzo” legata principalmente alla mirabile capacità di soddisfare, attraverso un’ampia scelta, le esigenze di chi è interessato al mondo dell’arte. Il 31 luglio scorso, infatti, ha fatto notizia, anche a seguito di un comunicato stampa colorito di sfumature politiche,  l’avvenuta e improvvisa chiusura per un giorno del Museo Basilio Cascella di Pescara, provocato, in sostanza, dalla mancanza di personale per ferie e per malattia. Basilio Cascella, nato a Pescara nel 1860, realizzò un’arte completamente ispirata dalla sua terra e dalle sue origini, contribuendo in tal modo a far conoscere l’Abruzzo.  La vicenda, purtroppo, si unisce alle polemiche sull’inaccessibilità del tunnel optical all’ex Aurum di Pescara (Getulio Alviani, 1995), provocata dai lavori di sistemazione dell’Archivio di Stato, e alla spiacevole notizia sulla prolungata chiusura, da ormai tre anni, del Teatro Michetti; sorte toccata anche al Museo del Mare di Pescara. A questi fatti pescaresi si aggiungono le polemiche sul progetto Ipogeo, ossia la realizzazione di uno spazio sotterraneo per mostre ed eventi che mira a sfruttare il sottopasso di piazza Garibaldi a Teramo, ma che è un work in progress dal 2008. Del 19 luglio la notizia di un finanziamento da parte della Regione di 1milione e 500mila euro che porteranno al termine dei lavori entro la prossima estate. Del 2 agosto scorso il racconto sul quotidiano Il Centro di una signora, la quale, telefonando al museo Costantino Barbella di Chieti per avere informazioni sugli orari, ha trovato impreparato lo stesso personale che non ha saputo risponderle. Problemi anche al museo archeologico della Civitella di Chieti a causa del degrado e del vandalismo a cui è soggetto il Parco esterno. Il comune di Lanciano invece mette in vendita l’Ottocentesco Palazzo Lotti per far quadrare i bilanci. Per non parlare, poi, delle difficoltà nel recuperare il patrimonio storico-artistico nei paesi colpiti dal terremoto aquilano del 6 aprile 2009.

I casi abruzzesi rispecchiano in pieno quella che è la situazione del Paese in cui i beni culturali sono fortemente a rischio da Nord a Sud, da Milano a Reggio Calabria. La cosa certa è che l’arte dovrebbe e potrebbe essere il nostro futuro. L’importante, però, è capirlo adesso.