Nata dall’amore del pescatore Wars e della sirena Sawa, in polacco è per l’appunto WarsZawa. In inglese invece è WarSaw, la città che ha visto la guerra.

Oggi Varsavia è una città con più grattacieli e più cantieri, più caffè e più locali di quelli che ti aspetti. Durante la bella stagione è anche una città con più sdraio e più biciclette di quello che ti aspetti. La bicicletta è diventata così tanto una moda cittadina, che puoi scegliere il locale dal genere di biciclette che trovi parcheggiate fuori, questa almeno è l’ultima tendenza varsoviana!

Sì, è vero. Varsavia è anche una città dove si parla una lingua che, per quanto te l’aspetti, immancabilmente è più difficile, ma con molte persone per strada che parlano inglese pronte a darti indicazioni. Qualcuna pure in italiano, magari poche ma pur sempre più di quelle che ti aspetti.

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Negli articoli della nostra rubrica ci saranno più parchi, più spiagge, più Ufo e più Kopulaki di quelli che ti aspetti. Ma anche più Dante e più Dalì, più birra non pastorizzata e più miele, più frutti di bosco e più barche a vela. E forse non sai che la Polonia ha più mare e più laghi, più foreste e più cicogne, che sono anche uno dei simboli del paese, di quelle che ti aspetti.

 

Non sappiamo ancora se (Di)vagando a Varsavia sarà più di quello che ti aspetti, ma lo sarà sicuramente Varsavia. Altrimenti non avremmo intitolato questo speciale:  “Varsavia, what else?”.

 

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Partiamo subito per gli Itinerari cittadini e scorpiamo gli Appunti di viaggio per pernottare, passeggiare, museare, incontrare le stelle nascenti della cucina polacca senza perderci una cena dantesca o un branch vegano di beneficenza, fare shopping e dare libertà ai vestiti usati, partecipare ad una Klezmer Electro Night e rilassarci con una sosta benessere o un soggiorno di charme… e soprattutto vivere Varsavia!