Uno degli eventi cruciali nel percorso di ideazione del brand di calzature Bucketfeet è, sembra strano a dirsi, una mostra fotografica. Firestein, dopo aver terminato gli studi ed essersi trasferito in Sud America per lavorare come fotografo, venne invitato nel 2009 a realizzare un reportage fotografico a Rio de Janeiro. Il reportage mirava a documentare la vita e l’opera di alcuni street artist che operavano e vivevano nelle poverissime favelas a ridosso della città. La mostra di queste fotografie venne poi allestita in un quartiere agiato di Rio, riscuotendo un grande successo tra i suoi facoltosi visitatori, che ebbero, forse per la prima volta, l’occasione di ammirare l’arte nascosta delle favelas. L’evento convinse Aaron delle potenzialità degli artisti ritratti e insieme all’amico Raaja Nemani, conosciuto facendo volontariato con i bambini delle favelas, fondò nel 2011 il brand Bucketfeet.

“Buy a shoe, buy a community”, Bucketfeet è nato con l’intenzione di connettere le persone attraverso l’arte e di promuovere il lavoro di artisti emergenti in tutto il mondo. Nel corso dell’ultimo anno, la lista di persone che collaborano creativamente con il brand si è allungata, e non comprende solo artisti brasiliani: ci sono anche giovani street artist americani, inglesi, argentini, canadesi e nigeriani. Il celebre designer Scott Wilson, che è stato direttore creativo di Nike, ha deciso di recente di collaborare con il marchio, ideando una collezione limitata di sneakers disegnate con un metodo innovativo che permette di utilizzare l’iPad di Apple per la creazione artistica professionale. Tutti gli artisti possono vedere le loro creazioni indossate dai clienti del brand in una sezione determinata del sito web, in cui si possono caricare le foto con le Bucketfeet ai piedi.

Il prodotto finito è una calzatura in tessuto di alta qualità, progettata in collaborazione con gli artisti, le cui trame e colori riflettono le ispirazioni, generalmente di origine urbana, dei loro creatori: una giornata per le strade di Buenos Aires, la calma di una metropoli, le tonalità vibranti di un murales oppure i verdi della giungla cittadina. Il comfort di queste calzature viene assicurato dagli ideatori del marchio, che assicurano di possedere solo scarpe Bucketfeet, seppur di modelli diversi, confermando la duttilità di queste calzature, adatte a tutte le occasioni. I rivenditori di questo brand si trovano soprattutto negli Stati Uniti e in Canada; non esistono quindi rivenditori europei. I clienti italiani possono tuttavia comprare le calzature su internet, spendendo qualcosa in più per le spese di spedizione.

Infine, Bucketfeet è impegnato nella solidarietà sociale, dato che i fondatori del marchio si sono conosciuti facendo volontariato con i bambini nelle favelas di Buenos Aires. Per ogni paio di scarpe venduto, Bucketfeet dona parte del ricavato direttamente ad alcune grandi associazioni selezionate perché attive nel volontariato con i bambini.

Le tre associazioni scelte, Magic, Love.fútbol e Children Mending Arts, lavorano con i bambini in varie parti del mondo attraverso la musica, lo sport e l’arte. Appare particolarmente originale il progetto di Love.Fútbol, che con l’aiuto della comunità locale costruisce nuovi campi da gioco o mette in sicurezza quelli già esistenti, per permettere a tutti, bambini e non, di potervi giocare senza pericoli.