Trasformare la propria casa in un’opera d’arte: non con mobili d’epoca e tele proveniente dai maggiori collezionisti italiani, bensì con il proprio estro e creatività.
E’ quello che ha fatto l’americana Apryl Miller che ha reso la sua anonima casa nell’Upper East Side una vera tappa per i cultori del design alternativo (e colorato).
La rivista online statunitense Hyperallergic ha rivolto alla stravagante creativa una serie di domande a cui lei ha risposto con dovizia di particolari e di consigli.

Myller ha cominciato a ridisegnare completamente la sua casa nel 1998: il suo obiettivo era quello di creare uno spazio non solo esteticamente bello ma anche socialmente confortevole con spazi che invitassero alla conversazione e permettessero a tutta la famiglia di ritrovarsi in allegria.

Ha preso quindi forma l’idea di una DIY Intallation (Do it yourself Istallazione): nonostante all’inizio avesse chiesto l’aiuto di architetti e designer professionisti, alla fine, la Myller ha deciso di fare tutto da sé per perseguire un’omogenea visione stilistica che lei ipotizzava per la sua casa.

Nonostante il successo che ha la sua casa tra i suoi ospiti, non è ancora riuscita a pianificare dei veri e propri tour organizzati che portino curiosi ed appassionati ad avvicinarsi alla sua abitazione.

Come scrittrice, inoltre, Apryl ha coadiuvato questa attività artistica con la poesia, dipingendo su mobili e pareti versi composti appositamente per un determinato oggetto, rendendolo così “poetico”.

Non pensate però che Apryl sia una maniaca del riutilizzo e una mera “aggiustatrice” di cose vecchie o rotte, tutt’altro: “quando mi accorgo che qualcosa si è rotto o che c’è una crepa nel muro non mi preme ripararla – afferma nell’intervista – ma la enfatizzo. Cerco di dare valore a quella rottura facendo notare che il tempo passa per tutti, anche per gli oggetti o le mura di una casa”.

Photo by Maria Maltsava via HyperAllergic