Secondo uno studio condotto da un team di scienziati statunitensi pubblicato lo scorso novembre sulla rivista scientifica Pnas, la domanda mondiale di cibo raddoppierà entro il 2050. Lo studio sottolinea la rilevanza dello sviluppo di un’agricoltura sostenibile per arrivare a soddisfare tale domanda senza compromettere in modo irrimediabile l’ambiente. Questa è una delle principali sfide che l’Unione europea deve affrontare nella riforma della Pac, ovvero la Politica agricola comune.

Infatti, la Pac non riguarda solo strettamente l’agricoltura, ma serve anche a “conciliare un’adeguata produzione alimentare con la salvaguardia economica delle comunità rurali” in Europa. Deve misurarsi inoltre con altre sfide ambientali, come il cambiamento climatico, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.
La novità politica nella riforma della Pac per il periodo 2014-2020 riguarda la partecipazione del Parlamento europeo nel processo decisionale; esso giocherà un ruolo decisivo nella discussione e nell’approvazione della riforma, per effetto della procedura di codecisione con il Consiglio europeo prevista dal Trattato di Lisbona. Visto che i negoziati tra Parlamento europeo e governi nazionali (rappresentati in Consiglio) per la riforma della Pac sono entrati nella fase finale e decisiva, è stata organizzata in tutta Europa una marcia, la Good Food March, per richiedere alle istituzioni una legislazione che renda la Pac più equa, sostenibile ed efficiente.
Dietro l’ideazione della Good Food March ci sono otto organizzazioni impegnate in diverso modo nella promozione di una riforma della Pac: ARC 2020, European Milk Board, Via Campesina, Friends of the Earth, IFOAM, Meine Landwirtschaft, PAC 2013 e Slow Food. Più di cento altre organizzazioni hanno confermato il loro sostegno all’evento: tra queste, WWF Francia, GreenPeace Francia, Oxfam Belgio, European Attac Network.
La marcia, a cui possono partecipare tutti i cittadini europei, inizia il 13 settembre e si articola in tre diversi itinerari, tutti diretti a Bruxelles.

Il primo itinerario parte dalla città francese di Calais e arriva a destinazione attraversando Lille e Tournai. Il secondo percorso inizia da Groningen e percorre in verticale i Paesi Bassi fino al Belgio, con tappa intermedia a Breda. L’ultimo itinerario, il principale, collega Strasburgo alla capitale belga, toccando Lussemburgo. La meta finale è per tutti il grandioso Parc Cinquantenaire, nel cuore di Bruxelles.
L’Italia resta esclusa dagli itinerari ufficiali, che toccano ufficialmente solo Germania, Belgio, Paesi Bassi, Francia e Lussemburgo, ma partecipa comunque all’iniziativa con due eventi: il 12 settembre a Roma, dalle 10 alle 13, il Comitato italiano per la sovranità alimentare organizza un sit in di fronte al Ministero delle politiche agricole e forestali per persuadere i dirigenti, i media e l’opinione pubblica dell’importanza di una Pac equa e sostenibile. Un secondo evento, più articolato, si terrà il 16 settembre nella Casina pompeiana della Villa comunale di Napoli, dalle 10 alle 14, organizzato da Slow Food rete giovani Napoli, con la partecipazione di AIAB e Coldiretti. Il tema principale della tavola rotonda sarà la riduzione degli sprechi alimentari e la lotta degli agricoltori aderenti al manifesto di Resistenza contadina.
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di richiedere una Pac più equa, sostenibile ed efficiente. Le richieste, raccolte tra cittadini, giovani e agricoltori durante o prima della marcia, verranno presentate direttamente alle istituzioni europee durante una conferenza di Slow Food e ARC2020 il 19 settembre, in una seduta del Parlamento europeo, intitolata “La riforma della PAC nel 2020 – Un’opportunità per la democrazia europea. Incontro tra la società civile e le istituzioni europee”. Tra gli altri interverranno il commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.

Si può contribuire all’evento anche partecipando all’azione fotografica ideata dagli organizzatori della marcia, inviando uno scatto all’indirizzo photo@goodfoodmarch.eu. Gli organizzatori caricheranno poi le foto sul sito web dedicato all’iniziativa. Il soggetto deve essere immortalato con un foglio di formato A4 in mano, che contenga un messaggio sull’agricoltura, sul cibo o sulla Pac, seguito da nome e paese di provenienza, e avere uno sfondo coerente con il tema trattato. Tutte le foto inviate verranno poi consegnate dai partecipanti alla Good Food March ai membri del Parlamento europeo il 19 settembre.