A fianco del Milano Film Festival, ci sono anche loro: le imprese private. Non solo sponsorizzazioni, ma vere e proprie partnership culturali con produzione di progetti speciali e rassegne specifiche sui temi della sostenbilità e accesso alla cultura. In particolare Chili, la videoteca online, ha scambiato qualche battuta per motivare la sua azione.

Una presenza importante quella delle aziende private a fianco del Milano Film Festival, che partecipano con coinvolgimento diretto nella progettazione di alcuni momenti della rassegna cinematografica meneghina, superando la logica della semplice sponsorizzazione a fronte dell’esposizione del marchio.
Quello che si è visto è un protagonismo che ha prodotto appuntamenti culturali importanti, reso accessibili contenuti e condiviso valori, nonché servizi, aldilà del marketing.

Tafter presenta una rassegna dei progetti realizzati e uno speciale focus con Chili, attraverso un’intervista al suo AD.

Cap Holding, azienda pubblica del servizio idrico integrato della Lombardia,  segue il Festival da tre anni, non solo mettendo a disposizione erogatori di acqua pubblica (le case d’acqua) nelle zone di maggiore socialità della kermesse, ovvero al parco Sempione e Teatro Strehler, ma continua a promuovere la sua campagna per l’uso sostenible dell’acqua anche attraverso la proposta di un film documentario.
Il 20 settembre è stato proiettato “La soif du monde”, documentario di Yann Arthus-Bertrand, che racconta il cattivo utilizzo che la società occidentale fa dell’acqua e le conseguenze che si generano sull’ecosistema.
La cultura di un uso sostenibile dell’acqua sarà anche il tema principale delle rassegne cinematografiche che Cap Holding promuoverà nella rete dei Comuni lombardi serviti, insieme alla collaborazione scientifica di Milano Film Festival. Un modo diverso, attraverso un linguaggio contemporaneo di condividere valori e insegnamenti per la razionalizzazione dell’uso di un bene così prezioso.

Anche Air Dolomiti e Aeroporto Internazionale di Monaco di Baviera, attenti allo stile di vita ecocompatibile, hanno abbracciato i valori di attenzione all’ambiente che Milano Film Festival promulga nella sua organizzazione e nel suo programma. Il contributo delle aziende si è sostanziato in un’azione di marketing ambientale, abbracciando la filosofia green, attraverso la proiezione di 5 lungometraggi votati direttamente dai clienti sul sito ufficiale e di 3 cortometraggi premiati nella rassegna Ecocorti.
Peak- Un mondo al limite
di Hannes Lang, giovane regista tedesco del 1981, forse meglio rappresenta questo coinvolgimento della compagnia aerea: il film narra delle nostre Alpi, quel paesaggio che viene sorvolato quotidianamente dalla flotta, evidenziando i segni devastanti dell’impatto umano su questi paesaggi, deturpato da impianti sciistici e fruizione di massa. L’uomo tenta di creare un paesaggio ideale per non darsi vinto, ma la sfida è con se stesso.

Nescafè ha proposto la degustazione dei suoi diversi prodotti abbinandoli alla comunicazione digital e social che caratterizza le nuove generazioni e anche il linguaggio del cinema odierno: attraverso un App, ogni spettattore poteva individuare la propria personale selezione di film, con  il suggerimento della bevanda migliore da accompagnare.

Tafter ha approfondito in particolare con Chili, la videoteca online, i motivi della collaborazione e della loro presenza nel Milano Film Festival, attraverso le parole dell’AD, Giorgio Tacchia.

Chili al primo anno a fianco di Milano Film Festival: quali I punti di contatto?
Siamo uno spin-off nato in seno a Fastweb che fino al 2011 già supportava MFF. Da giugno 2012 ci siamo resi indipendenti e costituiti S.p.A. cominciando la nostra avventura. Il mio partner è Stefano Parisi, Presidente di Confindustria digitale. Conoscevamo bene MFF e abbiamo voluto proseguire. Noi siamo una realtà imprenditoriale nuova ed in crescita, loro un festival di ricerca, con tanto scouting di nuovi talenti: questa propensione ai linguaggi innovativi ci accomuna. Inoltre noi siamo una piattaforma di noleggio, visione di anteprime, acquisto di film, con un palinsesto ricchissimo, che distribuisce le ultime novità, ma punta anche alla qualità del contenuto e all’accesso di quanto non è fruibile normalmente. MFF ci aiuta nella ricerca e costruzione di questo palinsesto.La nostra piattaforma raccoglie contenuti veicolati anche grazie a un blog curato dal critico cinematrografico Alberto Brumana, nel quale pubblichiamo schede, approfondimenti, back-stage, cercando di dare spazio alla scena indipendente, che diversamente non sarebbe distribuita dalle grandi major. Inoltre abbiamo una politica di prezzo contenuto e di semplificazione: accedere alla nostra piattaforma è semplice ed immediato, senza costi di registrazione.

Allora vedremo i film del MFF on line?
Stiamo costruendo questa opportunità con MFF. A Novembre già caricheremo contenuti riferiti all’edizione del 2012 e all’edizione del 2011.

Perchè con Milano Film Festival e non con altri?
Ci conosciamo fin dai nostri esordi. Vogliamo realizzare progetti di qualità e di valore grazie ai quali ci aspettiamo un ritorno nel lungo periodo. Vogliamo ampliare e fidelizzare il pubblico, costruendo qualità e reputazione, collaborando con realtà di competenza come MFF. Non vogliamo essere chiassosi, ma vogliamo che la qualità del nostro servizio venga promossa attraverso il passaparola dei nostri clienti. Il pubblico di MFF che abbiamo conosciuto è esigente, di nicchia, molto sofisticato, ma se conquistiamo loro, abbiamo molte possibilità di posizionarci come realtà di qualità.

Lavorate sul pubblico italiano o internazionale?
Per ora siamo concentrati in Italia, proprio per la capacità di distribuzione che siamo in grado ora di sviluppare, ma nel nostro futuro c’è la voglia di crescere. Al momento I film sono disponibili in lingua italiana ma la nostra intenzione è quella di ampliare l’offerta anche con film in lingua originale sottotitolati in italiano.

Non temete la grande distribuzione?
La nostra è un’idea nuova, nata peraltro in Italia in un momento così critico. Ci crediamo moltissimo e siamo orgogliosi di fare impresa. Non temiamo le major: da qualche parte bisogna pure cominciare senza paura. Quello che ci affatica è la diffidenza dei produttori: cerchiamo di costruire con loro dei rapporti di fiducia, ma spesso non vedono le opportunità di circolazione di film che altrimenti rimarrebbero chiusi nei cassetti, per avere rientro economico immediato. Noi dobbiamo fare l’impresa e accettare il rischio, loro no.

Cosa favorirebbe il mercato di questo tipo di servizio accessibile così largamente al pubblico?
Sicuramente un revisione di alcune norme del diritto d’autore gestite dalla SIAE. Anche una seria politica di incentivazione fiscale e omologazione dell’IVA, favorirebbe non poco. In Italia, la distribuzione cartacea paga il 4%, la digitale il 21%: in seno a Confindustria, Parisi ha avviato dei dibattiti.
Ultimamente Corrado Passera ha chiesto ai suoi tecnici di ascoltare gli operatori di settore e raccogliere tutte le informazioni utili per la stesura di una nuova normativa. Questo rimetterebbe in circolo il mercato e molte imprese che ora si trovano immobilizzate.

È importante sostenere la Cultura?
Di questi tempi, supportare la Cultura significa rimettere in circolo energia, idee, fiducia. Io sono convinto che collaborare, progettare con operatori culturali sia di giovamento anche per l’Impresa. Grazie alle competenze e ai contenuti di altissimo valore la Cultura domina nel nostro Paese.

Tornerete a MFF?
Certo che sì. Ma come dicevo, lavoreremo con loro per tutto l’anno, per rendere più accessibile la cultura del cinema e il suo linguaggio..
Al Milano Film Festival Chili ha presentato in anteprima il film “I Bambini di Cold Rock”, ospitando sulla sua piattaforma tutte le info relative. Milano Film Festival ha risposto con accoglienza alla presenza dei propri partner di progetto, nella sua ottica di “piattaforma aperta per il cinema”, con una disposizione molto chiara, che lascia intravedere altre formule di collaborazione per il futuro.

Come dichiarano i direttori, Rossini e Beretta:  Milano per qualche giorno si apre, fatelo anche voi: sono le persone che fanno la differenza