Temuto e annunciato, il superstorm Sandy non si è fatto attendere. Televisioni e giornali stamattina hanno aperto i servizi con immagini della furia che si sta avvicinando e che la scorsa notte ha raggiunto l’East Coast degli States, passando prima per i Caraibi dove ha provocato la morte di sei turisti francesi. Quella che è stata definita la tempesta perfetta non è tuttavia appannaggio della sola informazione ufficiale: Sandy da ieri pomeriggio sta spopolando sul web, dove semplici utenti e giornalisti si scambiano a suon di hashtag informazioni, foto, video, consigliandosi a vicenda quali canali o blogger seguire per avere in anteprima le foto più significative di Wall Street assediata dai sacchi di sabbia (l’ultima volta che la celebre borsa di New York ha chiuso è stato il 12 settembre 2001 all’indomani del crollo delle Torri Gemelle), delle poche luci che resistono nella grande mela dove il black out dell’energia elettrica è totale e secondo il vicepresidente di Con Edison ci vorrà forse una settimana per riattivare il tutto. È il web quindi il vero dog wacht di questa calamità naturale che sta mettendo a dura prova gli americani e che condizionerà i risvolti delle prossime elezioni:

 

 

Uno dei canali americani che sta seguendo attivamente ora per ora l’evolvere della situazione, grazie all’ausilio di inviati nei punti cardine come New York e West Virginia è The Weather Channel, visibile in diretta su Youtube

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=yXMU2qwCVag&w=400&h=300]

 

Le foto più significative sono caricate da giornalisti ed utenti con l’hashtag #Sandy ( tra i primi topic trend in Italia ma non negli Stati Uniti, dove stamane era scivolato alla nona posizione)

 

 

Il sito internet d’informazione NBCnews  ha diffuso un video in cui alcune case del Quincy a New York sono andata in fiamme.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=DOHpeMj2Yus&w=400&h=225]

 

 

La rivincita di Sandy sul potere del web cui non sfugge neanche un suo movimento, non si è fatta attendere. Ne hanno risentito per prime infatti alcune testate giornalistiche online, messe ko dal passaggio dell’uragano: il centro della tempesta infatti è il New Jersey dove hanno sede la maggior parte dei data center più importanti, come quello di Google. Per adesso a risentire del maltempo sono stati il sito Huffington Post, Buzzfeed e Gizmondo. Twitter ha messo a disposizione una pagina di supporto per gli utenti colpiti dall’uragano

 

 

 

Angelo Aquaro, inviato di Repubblica, nel suo account Twitter ha segnalato il pericolo per due centrali nucleari nei dintorni di New York che potrebbero subire danneggiamenti Oyster Creek e Indian Point

 

A questo link troverete una mappa interattiva che segue lo spostamento di Sandy sul territorio degli Stati Uniti in tempo reale

 

Sono molte anche le infografiche interattive che girano nel web e che paragonano i dati di Sandy a quelli di altri terribili tempeste che si sono abbattute di recente negli Stati Uniti come Katrina e Irene