Come ogni anno il 2 novembre è il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti ma, con il passare degli anni, cambia il modo con cui ci si approccia alla morte e al ricordo dei propri cari scomparsi.

Sembra ad esempio che l’aldilà non venga risparmiato dalle tendenze social che spopolano ormai di questi tempi: se da un lato ci si continua a chiedere come gestire i profili virtuali di persone decedute, dall’altro c’è chi ha ideato un vero e proprio social network dedicato a coloro che non sono più in vita.
Si chiama Sepolcrie si propone di mantenere vivo il ricordo di persone care che non ci sono più: è possibile attivare un profilo del defunto in cui inserire una biografia e delle foto; chi vuole può poi lasciare un messaggio di cordoglio o un semplice saluto.

 

Facebook ha invece ideato l’applicazione “If I die”, che consente di lasciare un video o un messaggio agli amici che sarà pubblicato solo al momento della propria dipartita.
Ideata dalla start up israeliana Wilook lo scorso anno, “If I die” ha già visto l’adesione di oltre 200 mila utenti. Il suo funzionamento è semplice: una volta scaricata l’app è necessario indicare tre persone fidate che lanceranno il nostro ultimo messaggio nel caso di decesso.
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Anche la sensibilità alle problematiche ambientali tocca questo ambito, soprattutto per quel che concerne le pratiche di sepoltura. E’ stata perciò ideata la Bios Urn, un’urna biodegradabile al cui interno, insieme alle ceneri del defunto, è riposto un seme: deponendola nel terreno, consentirà la nascita di un arbusto. L’idea è del designer spagnolo Martìn Azùa.

 

 

Seguendo sempre la tematica “green”, esistono poi diverse agenzie funebri specializzate nella realizzazione di bare ecologiche, prodotte in materiali biodegradabili. C’è poi chi, come l’olandese Ibis, propone invece di equipaggiarsi per tempo: l’azienda produce infatti librerie e fioriere che, in caso di necessità, si convertono facilmente in bare. Un modo forse non troppo ortodosso, ma certamente pratico per non trovarsi impreparati.

Insomma, sembra proprio che anche la morte, questa eterna presenza, sia sempre al passo con i tempi.