Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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All’inizio erano i tweet sponsorizzati: grandi e celebri brand appartenenti ad ogni settore merceologico intercettavano gli influencer più attivi sui social network chiedendo loro di postare su Facebook o di cinguettare su Twitter un commento ai nuovi prodotti che dovevano essere diffusi secondo le interne strategie di marketing. Ora che anche questo metodo sembra superato, si apre una nuova soglia nel comparto delle social media strategies.
Parliamo di Pay with a tweet, un innovativo metodo di pagamento ideato da due giovani studenti appassionati di social network. L’idea, di genesi tedesco-americana, prevede la possibilità di poter usufruire di un bene gratuitamente ripagando il fornitore con un tweet o un post su facebook. Questo vuol dire immenso ritorno d’immagine per l’autore o l’azienda la cui popolarità viene acuita dal passaparola social.
Il tradizionale approccio pubblicitario viene così stravolto: non è più il marchio che paga per farsi pubblicità ma gli utenti che pagano con un tweet per accaparrarsi dei beni.
I prodotti messi a disposizione in cambio di un tweet o di un post sono innumerevoli: musicisti e dj che offrono gratuitamente il loro pezzo, scrittori che fanno scaricare stralci del loro ultimo libro, giornalisti che fanno girare viralmente i loro pezzi acquisendo notorietà sul web, siti internet che si fanno pubblicità incrementando i loro utenti ( e di conseguenza i loro guadagni).
Chiunque può mettere a disposizione dei propri utenti un contenuto virtuale scaricabile che verrà automaticamente condiviso dall’utente con i propri amici e follower.
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Un passaparola cibernetico nell’era 2.0 che potrebbe rivelarsi un’astuta mossa di marketing in grado di massimizzare il proprio ROI. Non a caso artisti già molto noti come Fabri Fibra o agli albori come la band “Rivolta”, hanno già usufruito del servizio ottenendo un’ampia risposta del pubblico: migliaia di download da sito ufficiale e iTunes corredati da un’ampia presenza sui social che funge da cassa di risonanza.
Primo esempio di pagamento social, il Pay with a tweet è la prova tangibile di quanto a volte sia più remunerativo il passaparola in rete che non il semplice mercato online basato sul denaro.
Se anche voi avete qualcosa da promuovere e volete farlo con un tweet, il sito di riferimento è http://www.paywithatweet.com. Da qui potrete scaricare un’icona da integrare sul vostro sito ed iniziare la diffusione online. Avete dei dubbi su come funziona il servizio? Nella homepage è disponibile un ebook da scaricare gratuitamente…a fronte del pagamento con un tweet, ovviamente!