Provengono da ambienti professionali completamente diversi fra loro, ma sono accomunate da un unico grande progetto che hanno sviluppato nell’ultimo anno. Tafter vi fa conoscere un gruppo di donne che hanno deciso di fare rete contro la crisi dando vita a Simultanee

Buongiorno ragazze, presentatevi pure in pochissime righe e spiegateci da dove venite...
Annarita: Le mie radici sono nella provincia di Salerno dove sono nata 30 anni fa e dove ho vissuto fino alla scelta di studiare Comunicazione in Cattolica a Milano. La mia vita professionale nasce nel mio collegio universitario per cui, da responsabile della commissione cultura, tra i più vari eventi, ho organizzato una serata Poesia e Musica con un gruppo che amavo e amo molto, i Perturbazione. Da lì uno stage in Metatron, agenzia di management della band, poi responsabile del management dello stesso gruppo, di Raiz (voce storica degli Almamegretta) e dei Velvet. Proprio grazie ad un disco dei Velvet, Nella lista delle cattive abitudini, nel 2008 ho conosciuto Paola che lavorava per Casasonica e che ha curato con me la produzione esecutiva del disco.

Paola: Ho 31 anni, sono nata a Torino dove sono tornata a 20 anni dopo qualche anno nel cuneese. Per strani casi della vita ho iniziato a lavorare in Casasonica nel 2005, dopo 6 mesi a Dublino e altrettanti a vendere il videotelefono e i primi prototipi di ADSL (?!). Nel 2010 cambio struttura e inizio una collaborazione più intensa con Niccolò Fabi, di cui ora curo il management. Parallelamente curo la produzione di eventi, la loro realizzazione e collaboro con altri artisti su vari fronti.

Giovanna: Sono nata in Puglia 31 anni fa, cresciuta nel Nord Est. Laureata in Scienze della Comunicazione con una specializzazione presso L’Institut Lumiere a Lyon, ho iniziato a lavorare al dipartimento di comunicazione dell’azienda Electrolux. Dopo diverse esperienze che spaziano dall’ufficio stampa alla gestione delle relazioni pubbliche, ora mi occupo dello sviluppo e del coordinamento di progetti che variano dall’arte alla musica, dalla letteratura all’enogastronomia. Collaboro con il Direttore Artistico Vittorio Cosma (ex PFM, produttore, musicista e compositore) e con il Direttivo Artistico del Festival di Letteratura e Musica di Cremona. Grazie al Festival e alla partecipazione di Niccolò Fabi ho incontrato Paola e sono rimasta folgorata dalla sua compentenza e dalla passione che mette nel suo lavoro. Passione che accomuna tutte le Simultanee. Da sempre appassionata di cucina, lavoro alla realizzazione della manifestazione d’alta enogastronomia Gusto in Scena a Venezia.

Come è nato Simultanee e quale è il suo obiettivo?
Annarita: l’anno scorso Paola ha voluto presentarmi una delle sue amiche Badhole, collettivo torinese di cui fa parte anche lei che, attraverso cortometraggi, parla di diritti, di donne,di lavoro, di
discriminazione. L’atmosfera di quel pranzo torinese insieme alla vivacità, alla pragmaticità e al confronto tipico di un tavolo di donne, ha seminato una profonda riflessione maturata poche ore dopo nel mio viaggio di ritorno. Nasce così Simultanee: su un regionale Torino-Milano stracolmo, in una telefonata fiume tra me e Paola sull’urgenza di formare un network di giovani donne che potesse tentare di mettere un punto definitivo alle troppe difficoltà che in questo paese abbiamo nell’essere riconosciute come professioniste “nonostante” il nostro essere giovani e donne.

Paola: Le nostre strade si sono incrociate in momenti della vita difficili. Ci siamo convinte che la rete potesse essere una soluzione ai problemi professionali e di realizzazione personale. In un momento molto difficile per tutti, ma per le donne soprattutto, Simultanee vuole dare la possibilità a professioniste giovani del settore culturale, ma non solo, di trovare delle sinergie, delle possibilità in più. Ma soprattutto vuole essere un esempio, uno stimolo.

Giovanna: Quando Annarita e Paola mi hanno proposto di entrare nelle Simultanee ho pensato che l’incontro (e scontro) di professioniste che condividono la stessa passione lavorativa e possono mettere in campo competenze e contatti complementari, fosse la giusta soluzione per poter realizzare e produrre nuove idee.

Quali sono state le difficoltà che avete incontrato per realizzare il vostro progetto e quali i consigli che vi sentite di dare alle donne che vogliono fare impresa?
Annarita: la difficoltà maggiore è nel collaborare davvero. È estremamente complicato, ma per chi lavora in questo tempo è una scelta vincente. Noi donne purtroppo ci riusciamo oggettivamente meno degli uomini, ma quando accade davvero abbiamo una forza autenticamente generativa. Altra difficoltà è stata sicuramente trovare il tempo per costruire questo progetto nei ritagli delle nostre giornate lavorative. L’affitto va pagato in qualche modo e spesso la necessità toglie il tempo anche al progetto più ambizioso.

Paola: la difficoltà è riuscire a trovare il tempo per potersi dedicare a questo importante progetto. Noi stiamo lavorando per diventare un’ impresa. Per ora siamo una rete formata da donne che singolarmente o in gruppo porta avanti progetti. Insieme vorremmo riuscire a creare un’ alternativa, uno sguardo diverso, un approccio nuovo, femminile. Non femminista.

Giovanna: la difficoltà più grande è quella di dare un freno alle mille idee e di concentrarsi con rigore ad un progetto per volta. Per fare impresa occorre mettere da parte l’individualismo e pensare all’insieme delle risorse, delle competenze. Cedere il passo e tendere una mano.

Da poco avete inaugurato sul vostro sito la sezione Ctrl+D, dedicata agli incontri con donne di talento. Chi sono per voi le donne di talento oggi?
Annarita: sono le donne che riescono a realizzare il progetto che desiderano su se stesse a prescindere dai condizionamenti di questa società, che sia esso l’essere l’amministratore delegato di una società, una sportiva, una mamma, una musicista o tutt’altro e che in esso riescono a restare donne di principio e punto di riferimento senza mai cedere il passo al “dover essere”.

Paola: le donne di talento sono tante. E sono state tantissime.
Ci sono le donne silenziose. Quelle che nella quotidianità cercano, in modi diversi, in campi molto distanti, di far valere il fatto di essere donna.
Vorrei vedere donne al potere che abbiano le caratteristiche più belle dell’essere femminile e non donne che ricalchino l’uomo, troppo spesso negli aspetti negativi.
Le mie socie simultanee sono tutte donne con talento. E fate bene ad intervistarle!

Giovanna: per me le donne di talento sono tutte quelle donne che hanno voglia di mettersi in gioco e di esprimere in maniera innovativa il loro concetto di contemporaneità.