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Il banco non è male.
Legno grezzo, di quelli che ti fanno i gomiti e non solo, se non stai bene attento a come ti muovi.
Del resto, il saloon deve portare con lui una certa quale eredità in cicatrici.
L’esperienza è importante: da qualche parte lungo la Frontiera si dice che sia il proiettile di ogni colpo andato a segno.
Ma non siamo qui per parlare delle lunghe cavalcate in equilibrio sul confine, quanto di quello che siete venuti a bere: che sia per ristorarvi o per dimenticare, poco importa.
Questo vecchio cowboy sarà sempre qui, pronto a riempirvi i bicchieri e sempre in attesa del prossimo brindisi.
The Master
di Paul Thomas Anderson
Se avete bisogno di: un’esperienza cinematografica, visiva ed emotiva come se ne attendevano da mesi.
Da gustare come: vino fatto in casa, corposo e “pesante”.
Di cosa si tratta: basterebbero i nomi del regista – che ci ha regalato perle come Boogie nights, Magnolia e Il petroliere – e dei due protagonisti – Philiph Seymour Hoffmann e Joaquin Phoenix, fresco di Coppa Volpi all’ultimo Festival di Venezia – per consacrare ad instant cult uno dei titoli più attesi del 2013, ma qui al Saloon non ci accontenteremo certo di questo.
Il viaggio attraverso le profondità degli States, della loro Legge e della loro Morale continua – alle spalle il già citato Il petroliere – con un’altra grandissima prova d’autore che fa già discutere per la presunta critica al fenomeno Scientology.
Una partenza a razzo per questo nuovo anno.
Jack Reacher – La prova decisiva
di Christopher McQuarrie
Se avete bisogno di: un noir tamarro e tosto da nostalgici dell’action dura e pura.
Da gustare come: Birra e shot di whisky, in pieno Bukowski-style.
Di cosa si tratta: tratto da un romanzo tiratissimo di Lee Child poggiato sulle spalle di un personaggio spiccio e massiccio che un ventennio – e forse più – fa sarebbe stato perfetto per Bruce Willis, Jack Reacher è il regalo migliore che i fan del Cinema action potessero chiedere per iniziare l’anno alla grande.
Certo, Tom Cruise potrà risultare un po’ troppo “pulito” per un charachter di questo genere, ma qui al Saloon siamo sicuri che supplirà alla mancanza di una componente rozza e wild con la grandissima professionalità che lo contraddistingue.
Cloud Atlas
di Tom Tykwer, Andy Wachowski e Lana Wachowki
Se avete bisogno di: un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, le vite e le esistenze che possa unire effetti speciali e magia del Cinema.
Da gustare come: un Singapore sling bello carico, che faccia viaggiare forte.
Di cosa si tratta: i creatori di Matrix, i Wachowski divenuti fratello e sorella, si uniscono a Tom Tykwer e portano sul grande schermo un’epopea d’amore, vita e morte con un cast d’eccezione, effetti prodigiosi e tutte le aspettative possibili per i fan della sci-fi “esistenziale”.
Certo, le premesse potrebbero condurre ad un polpettone new age di quasi tre ore, eppure la critica lo caldeggia ed i fan sono trepidanti per l’attesa: la speranza è che non deluda le aspettative e si ponga come nuovo titolo di riferimento del genere sfruttando l’onda lunga del magnifico – e da poco uscito – Vita di Pi.
Django Unchained
di Quentin Tarantino
Se avete bisogno di: un western girato da quello che, di fatto, è stato l’inventore del pulp moderno.
Da gustare come: Wild turkey liscio. Fino a torcersi le budella.
Di cosa si tratta: ispirato da un vecchio spaghetti western, Django Unchained rivisita il mito della Frontiera tanto caro a questo vecchio cowboy inserendo elementi che sono di casa dalle parti dell’autore de Le iene, Pulp fiction e Kill Bill.
La piaga della schiavitù e la vendetta sono il pepe di quello che promette di essere uno dei titoli più attesi del 2013, con tanto di cast all star – Leonardo DiCaprio, Jamie Foxx, Christophe Waltz soltanto per citare i più importanti -, sangue a fiumi e lo stile unico del ragazzaccio del Cinema made in USA.
Looper
di Rian Johnson
Se avete bisogno di: non limitarvi ad un thriller lineare, ma shakerarlo con un po’ di sani paradossi temporali.
Da gustare come: Mint julep, fresco ma potente.
Di cosa si tratta: fin dai tempi d’oro degli anni ottanta e Ritorno al futuro il tema delle distorsioni temporali ha affascinato spettatori di tutte le età e gusti. Questa volta ci prova il giovane Rian Johnson, che appoggiandosi al nuovo volto Joseph Gordon Levitt e al veterano Bruce Willis sfodera un action tesissimo in bilico tra due epoche dove troverete cacciatori di taglie pronti ad uccidere come se niente fosse le versioni future di loro stessi.
Una riflessione profonda sulla capacità umana di influenzare il destino mascherata da sparatorie e poteri sovrumani in grado di sovvertire ogni regola ed ogni epoca.
Per tutti gli altri film, da mandar giù fino all’ultima goccia, mi trovate anche sul blog White Russian