Un momento aggregativo, che parli di cultura (e arte naturalmente) e parli alla cultura ed a chi la rappresenta, è sempre una buona notizia. Vorrei partire da qui, da questo assunto, per poi entrare nel merito di ArteFiera, Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, terminata lunedì 28 gennaio, che quest’anno ha avuto un boom di visitatori (+15% rispetto all’anno scorso), come riferiscono gli organizzatori della manifestazione. Boom inaspettato, data la crisi che avvolge l’Italia e l’Europa non solo economica, ma anche artistica e culturale.
Elemento di grande interesse in questa edizione 2013 di ArteFiera, è stato Art City Bologna: l’iniziativa, nata da un accordo tra Comune di Bologna e Bologna Fiere, ha puntato a “ricoprire” la città, con una serie di eventi, oltre 50, proprio durante i giorni di ArteFiera. In questo modo, appassionati d’arte, curiosi, visitatori occasionali si sono ritrovati la città “invasa” dalla cultura ed hanno potuto apprezzare musei e luoghi d’arte di Bologna, in un’ottica diversa. Collaborazioni come questa non possono che far bene alla valorizzazione della cultura. E, una città e una regione che molto spesso si rivelano lungimiranti sui temi turistici-culturali, non potevano tirarsi indietro.
I visitatori di ArteFiera hanno potuto, durante il weekend della rassegna, visitare gratuitamente musei e luoghi d’arte, grazie a due elementi, uno gestionale e l’altro organizzativo: la collaborazione tra istituzioni e la presenza di una navetta gratuita Art City Bus che ha collegato ArteFiera con il centro della città passando e fermando nei luoghi d’arte (Museo per la Memoria di Ustica, Pinacoteca, MAMbo, Villa delle Rose e Centro Storico). Un ricco cartellone di mostre ed eventi speciali ha arricchito l’offerta culturale con un intelligente lavoro di partenariati.
Tutto ciò ha avuto il culmine con la Art City White Night, con apertura straordinaria, sabato 26 gennaio, di tutte le sedi del circuito Art City.
Esempi come questi possono e devono essere replicabili molto più spesso ed in tutte le città di arte e cultura, con l’obiettivo di attirare attenzione verso tali centri e di non perdere tradizioni importanti come ArteFiera.
La tradizionale manifestazione di quest’anno ha fatto registrare una innovativa grande attenzione alla rete virtuale, con un occhio di riguardo ai social network, anche con un Twitter Contest (in un tweet creativo bisognava raccontare la propria personale storia italiana d’arte contemporanea); i vincitori hanno avuto modo di raggiungere Bologna con il treno Italo, partner della rassegna, dalle proprie città di partenza e di visitare gratis ArteFiera. La comunità di appassionati, studenti, curiosi si è data appuntamento tra i padiglioni, dove numerose chicche hanno reso la visita interessante e piena di spunti.
Tra le varie presenze, mi fa piacere segnalare l’intervento di Andrea Viliani, neo direttore del Museo Madre di Napoli che ha partecipato anche all’incontro “Eccellenze Italiane”, domenica 27 gennaio, insieme al giornalista e curatore Francesco Bonami. Secondo Viliani “le fiere sono hub aeroportuali dove transita un nuovo pubblico. Tutto il tempo sottratto ad altri consumi più ripetitivi e facili, come la televisione o lo shopping al centro commerciale, crea quella differenza, essenziale, in una sana dieta culturale bilanciata”. Ottimo il segnale, che arriva dalle parole di Viliani, per il Museo napoletano e per l’arte contemporanea nel sud del Paese.
Attendiamo un prossimo appuntamento aggregativo, in Emilia Romagna o in altre Regioni, purché non si pensi che la cultura e l’arte siano “d’elite” o “per perditempo”. Tutt’altro.

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Le foto sono di Fabrizio Barbato