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Sarà inaugurato il 30 maggio prossimo a Venezia e il suo filo conduttore sarà il dualismo e la contrapposizione, coniugato dagli artisti prescelti, in modo da coinvolgere anche la società civile, smentendo lo stereotipo dell’arte contemporanea appannaggio di pochi eletti.
Sono questi i punti cardine che caratterizzeranno il prossimo Padiglione Italia all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia: presentato stamane dal curatore Bartolomeo Pietromarchi e dal commissario Maddalena Ragni. Per adesso di tratta di linee guida, perche le opere da esporre (una per artista per un totale di quattordici) sono ancora in fase di selezione, ma intanto sono stati resi noti i nomi degli artisti selezionati, i costi stimati dell’esposizione, gli spazi da riempire e il tema centrale.
Si chiamerà Vice Versa, un nome che rimanda alla tematica dei binomi e dell’antitesi che secondo il curatore sono le uniche chiavi di lettura per interpretare la cultura italiana. Le dicotomie saranno sette e ogni artista sarà invitato a presentare un’opera che riassuma la dialettica peculiare dell’arte contemporanea nel nostro Paese. Il percorso espositivo tra istallazioni, sculture, dipinti e performance, guiderà il visitatore dentro l’identità e la complessità dell’arte contemporanea italiana riletta non più come una semplice contrapposizione di artisti e generazioni, ma come un dialogo incrociato di corrispondenze. Gli artisti selezionati sono Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini Marco Tirelli, Luca Vitone e Sislej Xhafa.
L’obiettivo che dovranno perseguire attraverso le loro opere sarà quello di avvicinare la società civile all’arte contemporanea, troppo spesso considerata elitaria e di difficile comprensione. La prima mossa per raggiungere questo scopo comincia da una raccolta fondi che coinvolgerà i privati cittadini: per finanziare i 1.800 metri quadri interni insieme ai 1.000 metri quadri esterni di giardino per l’esposizione, sono già stati stanziati 600 mila euro (cifra fortemente contenuta secondo la dott.ssa Ragni, a causa dei tagli apportati in quest’ultimo anno) a cui dovranno aggiungersi dei fondi raccolti grazie ad un progetto di crowdfunding che partirà il prossimo 12 febbraio. Ispirato ai progetti di partecipazione dei cittadini già avviati in molte realtà culturali europee (per esempio al Louvre con la campagna Tous Mécènes è possibile partecipare all’acquisizione di un’opera) il progetto prevede che chiunque possa partecipare attivamente, al fine di sostenere economicamente la produzione degli artisti. Un primo passo per avvicinare la società civile al mondo dell’arte contemporanea. In attesa quindi dell’inaugurazione vera e propria di quello che Massimiliano Gioni, il curatore della 55 Esposizione Internazionale d’Arte, ha chiamato Palazzo Enciclopedico e vedere come si integrerà il padiglione italiano in questo contesto, sarà possibile a breve collegarsi al sito Viceversa2013 e diventare mecenati dell’iniziativa. “L’obiettivo minimo che speriamo di raggiungere attraverso questo nuovo strumento è di 50 mila euro” ha affermato il curatore Pietromarchi al termine della conferenza.