Se camminando tra gli scaffali del supermercato, con un fare un poco annoiato o con la frenesia che caratterizza ogni istante della nostra vita, trovassimo una sorpresa? Qualcosa che inaspettatamente è dove non ci aspettiamo che sia, qualcosa che nutre tanto quanto gli alimenti che abbiamo nel carrello, ma non il corpo bensì la mente. Oggetti provenienti da musei, opere d’arte, un servizio bibliotecario o l’invito a recitare Dante e Boccaccio: la cultura arriva al supermercato.
E’ quello che è accaduto a Bolzano, dove i clienti dei supermercati cittadini possono ammirare oggetti provenienti dai musei altoatesini. Tra il banco della frutta e il reparto latticini è possibile vedere una bambola e un cavallino giocattolo di legno, esempi di artigianato gardenese del XIX secolo o delle scarpe da donna degli anni ’40. “Oggetti fuori luogo” è la mostra itinerante di Hans Egger che vuole avvicinare il variegato contenuto dei musei altoatesini al pubblico, dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti in cui il passato si mescola al presente. La normale attività di acquisto è “disturbata” dalla presenza di oggetti museali, e le persone sono stimolate a guardarli e a farlo con occhio diverso.
Acquistando un barattolo di pomodori o un detersivo potrebbe anche capitare di portare a casa per pochi centesimi un’opera d’arte. Il movimento artistico dello “shopdropping”, ideato da Ryan Watkins-Hughes, infatti, trasforma i prodotti commerciali in prodotti artistici unici nel loro genere. Gli artisti sostituiscono di nascosto le normali etichette di bottiglie, barattoli di alimenti in scatola, detersivi e saponi con un adesivo dipinto e firmato a mano, lasciando inalterato il codice a barre per rendere leggibile il prezzo della confezione. L’obiettivo, come ha spiegato lo stesso Watkins-Hughes, è sovvertire il momento del quotidiano acquisto commerciale in un in atto puramente artistico. Portare l’arte al supermercato è anche una delle linee che guidano l’azione della Coop che da diversi anni promuove la cultura nelle sue numerose sedi. Il 15 febbraio, presso la Coop di Novoli a Firenze, la poesia Toscana è stata protagonista del Flash Mob Poetico. Tra i banchi del supermercato il personale e i clienti hanno declamato i versi si Dante, Boccaccio o Montale. Un’interessante iniziativa per promuovere la cultura e l’arte gratuitamente, anche mentre si fanno acquisti al supermercato.
La cultura passa anche attraverso i libri: sempre alla Coop, questa volta di Pontassieve, comune non distante da Firenze, ha attivato dal 26 gennaio un servizio di prestito bibliotecario presso la propria sede.
La cultura arriva, dunque, al supermercato, luogo simbolo del consumo e del consumismo, ma anche spazio a tutti accessibile. Oggetti museali, opere d’arte e poesie possono essere ammirate e acclamate in luoghi inusuali e regalano un momento di evasione dalla realtà quotidiana. Il pubblico è invitato a riscoprire i tesori celati nei musei o la bellezza della lettura e, perché no? A condividere questa esperienza con chi lo circonda, divenendo la cultura un momento di socialità.